Ticket pazzi, la Regione Lazio alza il tiro: sono 328mila gli avvisi

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La Regione Lazio denuncia la Regione Lazio. Sulla questione dei ticket pazzi, ovvero degli avvisi bonari spediti dalla Regione a centinaia di migliaia di pazienti rivendicando il mancato pagamento di prestazioni sanitarie del 2009 e 2010, si rasenta il ridicolo sulle sorti della comunità. E sale pure il numero di cartelle in viaggio verso i destinatari: sono diventate 328mila. QUI IL MODULO GRATUITO PER PRESENTARE RICORSO

“PRESENTEREMO UNA DENUNCIA”: ZINGARETTI IN AFFANNO

Dopo la valanga di proteste e l’assalto degli utenti che sostengono di aver pagato o di aver avuto diritto all’esenzione all’epoca delle prestazioni contestate, il Governatore Nicola Zingaretti attraverso le pagine del quotidiano “La Repubblica” ha annunciato l’invio di un fascicolo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Su cosa? “Abbiamo incaricato l’ufficio legale – annuncia sulle pagine del giornale Zingaretti, commissario di governo per la Sanità regionale – di presentare denuncia contro quanti, abusando della buona fede dei cittadini e nostra, hanno intascato soldi dai primi e dalla Regione concorrendo a dilapidare le risorse destinate alla salute di tutti”. In poche parole si sosterrebbe che qualcuno all’epoca (2009 e 2010) avrebbe lucrato sulle esenzioni dal ticket, vere o finte che siano state: imprenditori della sanità in convenzione e di qualche operatore infedele dei Cup, i centri pubblici di prenotazione delle prestazioni in ospedali, ambulatori o laboratori Asl.

Tesi difficile da giustificare quando la Regione Lazio negli avvisi bonari (a proposito dagli iniziali 235mila si sarebbe lievitati a 328mila come precisano dalla Regione Lazio) indica specifiche prestazioni presso consultori, pediatri, ospedali pubblici. Stando all’ipotesi di Zingaretti, ci si troverebbe di fronte ad un mostruoso sistema di “deviazione” informatica invece di un colossale abbaglio degli uffici amministrativi. Insomma la Regione Lazio denuncia la Regione Lazio. Il Governatore esclude quello che pensa la maggior parte degli utenti destinatari di quelle cartelle pazze ovvero che la Regione Lazio sta tentando di fare cassa sulla buona fede dei destinatari. Un po’ come quando i pescherecci gettano le reti a strascico, dalla Pisana si sarebbe gettata una grossa rete di “falsi” nella speranza che qualcuno resti impigliato, pagando senza fare questioni.

INTANTO SONO STATI GIA’ INCASSATI 3 MILIONI

“Ora – tuona Cesare Morra dei Cobas Asl Roma D, la prima organizzazione che ha sollevato lo scandalo – il presidente della Regione Lazio scopre la “truffa” e cerca di scaricare la responsabilità sua e della sua giunta su altri, dichiarando che presenterà un dossier in Procura. In pratica si autoassolvono, ma la responsabilità, al di là delle situazioni che emergeranno, è tutta politica”. Sempre la Regione Lazio informa che  sono già 25mila i cittadini che, ricevuta la letterina hanno versato quanto richiesto: una “rete a strascico” che ha fruttato finora un incasso di tre milioni. A gennaio 2016 l’incasso salirà a 11 milioni come segnala QUESTO ARTICOLO. Mentre Zingaretti promette che “le somme che saranno recuperate potrebbero servire ad assumere buona parte dei 2.600 precari in panchina da anni”, annunciando un’imprecisione grave perché la partita finanziaria è ben diversa e deve essere autorizzata dal Governo nazionale, dall’altra tace sulla quantità di ricorsi (QUI POTETE TROVARE IL MODULO GRATIS PER I RICORSI) e di proteste che arrivano ogni giorni al palazzo di via Rosa Raimondi Garibaldi.  Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Davide Barillari, sul suo profilo facebook ha denunciato la vicenda documentando anche lo sconcio che avviene ogni giorno all’Ufficio Proteste. “Siamo fuori dalla regione insieme ai cittadini in coda da ore – segnala Barillari – Persone anziane che svengono ma nessuno ne parla. 500 persone in coda OGNI GIORNO da una settimana e finiscono i numeretti di attesa (oggi massimo 350 numeri e chi non fa in tempo deve tornare a casa!!!). 4 dipendenti regionali della Lazio Service fanno a turno per dare informazioni da mattina a sera. 25 euro (spese amministrative) per chiedere chiarimenti sulle cartelle pazze della Regione? Siamo sicuri che le farmacie non abbiano approfittato delle esenzioni ticket? Siamo sicuri che i cittadini devono pagare per esenzioni “fasulle” di molti anni fa?”. “Quello spettacolo al palazzo di via Cristoforo Colombo con una fila enorme di 300 persone almeno, transennati come mucche da mungere in fila per entrare, è una cosa indecente – denuncia il deputato M5S Massimo Enrco Baroni – Sono contestate 235.000 prestazioni mediche che hanno diritto all’esenzione per patologia o per reddito, e a cui Nicola Zingaretti fa arrivare il conto a casa”.CODA.REGIONE

L’unica certezza è che la Giunta si è resa protagonista di un enorme pasticcio di cui deve assumersi la responsabilità: Zingaretti chieda scusa ai cittadini e venga a riferire in Consiglio regionale» dichiara in una nota Daniele Sabatini, capogruppo Ncd della Regione Lazio

4 COMMENTS

  1. Devo recarmi alla posta perché arrivato un nuovo avviso di giacenza da parte della regione lazio a nome di un minore…..posso rimandato indietro dichiarando che non ritiro perché intestato ad un minore o lo devo ritirare per forza?

    • In quanto genitore ne risponde lei, anche nel caso lo rinviasse al mittente. In questi casi viene suggerito di ritirare il plico, verificare di cosa si tratta e inviare, se del caso, il ricorso in autotutela

  2. e per chi ha già pagato ?
    A me è arrivato un ticket da pagare relativo ad una visita oculistica al Bambin Gesù (che tra spese di amministrazione ed interessi è quasi triplicata) di mia figlia minore del 2009 ma a me non risulta ci sia mai stata la visita e tantomeno che abbia chiesto esenzioni dal reddito (nel 2009 lavoravo con un buon stipendio, ora disoccupato), non ho né diagnosi e né ricevuta del ticket pagato o a zero e io sono precisissimo nell’archiviare cartelle mediche.

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