Botti di Capodanno: ecco i comuni in difesa di bambini e animali

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Milano, Brescia, Bergamo, Cortina, Messina, Trento, Torino, Genova, Bologna, Pescara, Siena, Pozzuoli, Bari, Viterbo, Ancona e Reggio Calabria. Sono solo alcuni dei comuni, dei più importanti, tra gli 850 che in Italia hanno emesso ordinanze che vietano i botti nella notte di San Silvestro. Quelle amministrazioni hanno seguito l’ invito delle associazioni animaliste che da tempo denunciano la circostanza che coinvolge migliaia di animali da compagnia morti di paura o scappati da casa per quelle esplosioni di Capodanno.

Non giungono segnali, invece, da quelle che sono considerate da sempre il “caposaldo” dell’usanza di esplodere fuochi d’artificio al cambio dell’anno: Napoli, Roma, Palermo e Firenze. BOTTI.FINANZA

IL TELEFONO ANTIBOTTI DELL’AIDAA

Anche quest’anno AIDAA (Associazione italiana difesa animali e ambiente) è impegnata concretamente nella lotta contro i botti di capodanno. AIDAA oltre ad invitare i sindaci ad emettere ordinanze contro i botti di capodanno che nella notte di San Silvestro dello scorso anno hanno procurato 251 feriti di cui 68 minorenni e la fuga di migliaia di animali domestici e selvatici, si impegna concretamente mettendo a disposizione il proprio telefono anti-botti di capodanno al numero 3479269949 che sarà in funzione dal 30 dicembre dalle 10 alle 20 avere informazioni e consigli utili (esclusi quelli medico-veterinari) per preservare fido, micio e gli altri animali dai botti di Capodanno. QUESTO è il vademecum Aidaa contro i botti.

L’APPELLO DEL MOIGE IN DIFESA DEI BAMBINI

Intanto il Moige, Movimento italiano genitori Onlus, ha lanciato il suo appello in difesa dei bambini. “Ogni anno – sottolinea la presidentessa, Maria Rita Munizzi – i minori sono le vittime più indifese; prestiamo loro attenzione e non permettiamo che, attratti dalla curiosità, facciamo esplodere i botti o raccolgano oggetti inesplosi. A maggior ragione, per la loro sicurezza, non ricorriamo mai in nessun caso all’utilizzo di fuochi d’artificio illegali e colpi d’arma. Riteniamo inoltre fondamentale che gli esercenti non vendano prodotti pirotecnici ai minori e che i genitori si accertino sempre di acquistarli da rivenditori muniti di licenza di pubblica sicurezza. Solo mantenendo alta la guardia, tutti insieme possiamo fermare il “bollettino di guerra” del giorno dopo che vede troppo spesso i minori protagonisti e vittime invulnerabili di danni che durano tutta la vita, arrivando anche a comprometterla”.

IN QUESTO ARTICOLO le raccomandazioni delle forze dell’ordine.

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