Torna a preoccupare la “mozzarella blu” che nel 2010 ha allertato mezza Europa. Una casalinga di Roma ha segnalato il caso di due confezioni Vallelata che, all’apertura per il consumo, presentavano chiazze blu/azzurro sulla superficie della mozzarella. La donna, 84 anni, ha riferito di aver acquistato la vaschetta da quattro pezzi, per un totale di 800 gr, il 23 dicembre presso un supermercato della zona di Ostia, il quartiere marittimo della Capitale.
QUESTO E’ IL LOTTO DA ATTENZIONARE
I familiari, oltre che alle autorità sanitarie, hanno consegnato le fotografie al portale di salute e benessere saluteokay.com. Il lotto sospetto è quello contrassegnato come E L50348 prodotto alle 14,35 con scadenza 2 gennaio 2016. I figli della donna hanno provato a contattare anche il Numero verde 800.328.468 della Vallelata che appartiene al gruppo Galbani. “Non c’erano operatori ma rispondeva un disco automatico indicando che il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 20,00 ed il sabato dalle 9,00 alle 14,00 – spiegano i familiari della casalinga – Abbiamo lasciato l’avviso registrato e siamo in attesa di essere ricontattati”.
QUELLA VOLTA CHE VENNE COINVOLTA ANCHE GRANAROLO
Il caso delle mozzarelle blu è esploso nel 2010 ed ha riguardato diverse aziende casearie. Una vicenda dirompente non solo in Italia ma anche per l’export, tanto che a giugno di quell’anno la Germania bloccò l’importazione di mozzarelle italiane. A ottobre 2014, negli stessi giorni in cui la procura di Torino ha citato a giudizio tre società (Granarolo, Lat Bri e Milchwerk Jagerper) per quello scandalo, dall’Istituto di scienze delle produzioni alimentari Ispa del Cnr è stata comunicata la scoperta che permetterà di evitare altri casi simili in futuro: si è individuato il responsabile di quella colorazione nel batterio Pseudonomas fluorescens.
Le mozzarelle, come rivela lo studio “Pepsin-digested bovine lactoferrin prevents Mozzarella cheese blue discoloration caused by Pseudomonas fluorescens” che si può leggere in inglese IN QUESTA PAGINA assumono la colorazione blu a contatto con l’aria, quando si innescato il processo di ossidazione del pigmento indigoidina prodotto dallo Pseudomonas fluorescens presente nell’acqua di conservazione dei latticini e che non costituisce pericolo per la salute umana.
QUI SOTTO IL VIDEO DELL’IMBARAZZANTE SCOPERTA SEGNALATA A SALUTEOKAY.COM