Arriva il caldo estivo e l’Italia si prepara all’epidemia di Zika virus, rischio definito dalle autorità sanitarie nazionali di “grado moderato”. E per questo motivo il Ministero della Salute ha diramato una circolare contenente il modus operandi nella sorveglianza e nella risposta alle arbovirosi trasmesse dalle zanzare (responsabili di malattie neurologiche del feto tra le quali la microcefalia), inclusa la nostrana Aedes albopictus.
PERICOLO DAL 1 GIUGNO AL 31 OTTOBRE
Nella nota del Ministero della Salute diretta a tutti gli operatori del comparto, si raccomanda che dal 1 giugno al 31 ottobre 2016 si ponga particolare attenzione: a) all’identificazione tempestiva dei casi importati (soggetti che rispondono ai criteri clinici ed epidemiologici delle definizioni di caso) b) all’individuazione di persone con criteri clinici compatibili, ma che non hanno viaggiato in paesi endemici, per poter riconoscere casi e focolai epidemici autoctoni (due o più casi insorti nell’arco temporale di 30 giorni in una area territoriale ristretta). IN QUESTO ARTICOLO sono rappresentati i rischi di contrarre Zika alle zanzare tigre nostrane.
Le Regioni e i Comuni sono responsabili di effettuare tempestivamente le attività per il controllo delle zanzare invasive (appartenenti al genere Aedes, “zanzara tigre”), applicando le raccomandazioni riportate IN QUESTA CIRCOLARE. I protocolli seguono schemi diversi a seconda dell’entità del rischio. Infatti la presenza e la densità del vettore (nella maggior parte dei casi Ae. albopictus) e la relativa possibilità di casi di arbovirosi, delineano tre situazioni con livelli di rischio diversi: 1) Area di tipo A: presenza del vettore, in assenza di casi importati o autoctoni; questa tipologia caratterizza oggi gran parte dei centri abitati del paese; 2) Area di tipo B: presenza del vettore e uno o più casi d’importazione di febbre da virus Chikungunya, Dengue o Zika; 3) Area di tipo C: presenza del vettore e casi autoctoni isolati o focolai epidemici di febbre da virus Chikungunya, Dengue o Zika. In ognuna di queste aree occorre intervenire in maniera diversificata.
Nella circostanza il Ministero della Salute ha reso noto e diffuso anche un pieghevole diretto alle donne in età fertile nel quale si ribadisce che “attualmente in Italia sono stati segnalati dei casi importati di virus Zika e un caso autoctono dovuto a trasmissione sessuale. Si stima che il rischio di un’epidemia durante l’estate sia moderato. In circa l’80% dei casi, l’infezione da virus Zika decorre in maniera asintomatica”. QUESTO è IL PIEGHEVOLE in formato digitale.
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