Primi 97mila casi di influenza in Italia ma il picco massimo di contagio si avrà per la seconda metà di gennaio: la previsione è che in quel momento un milione di persone sarà a letto. Per limitare i danni di una sindrome e delle patologie correlate che possono diventare letali, bisogna estendere il ricorso alla vaccinazione.
ANCORA TROPPE MORTI
Sono le indicazioni che emergono dal XIV Congresso Nazionale della SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), che si è aperto domenica 8 novembre e che si svolgerà presso il centro fieristico “Le Ciminiere”, a Catania, sino all’11 novembre, con più di mille specialisti provenienti da tutta Italia. “Non bisogna ripetere l’errore dello scorso anno – consiglia il prof. Massimo Andreoni, Presidente SIMIT – quando, per evitare gli effetti collaterali che erano stati segnalati ma mai effettivamente riscontrati, c’è stato calo delle vacinazioni ed un conseguente aumento di mortalità a causa di infezioni respiratorie. Il vaccino è fondamentale, ed è già stato preparato su quei ceppi virali che hanno circolato nell’altro emisfero, nonostante vi sia anche una stretta sorveglianza pronta ad adeguarlo ad eventuali nuovi ceppi”.
I soggetti più a rischio sono le persone fragili: over 65, pazienti con insufficienza renale, cardiopatici, ipertesi. Questi, nel caso di infezione e di non vaccinazione, potrebbero incorrere in gravi complicanze, in alcuni casi addirittura mortali. Nella stagione 2014/15 secondo l’Istituto superiore di Sanità si è registrata una quota di decessi di qualche centinaio in più degli ottomila previsti come ogni anno. Il vaccino comincia ad essere disponibile già nelle farmacie, ma la distribuzione è appena iniziata. Il picco massimo degli influenzati è previsto per la seconda metà di gennaio, quando saranno un milione gli italiani ammalati.
SORVEGLIANZA COSTANTE
Il Ministero della Salute ha allestito uno specifico servizio di specialisti che rispondono al numero verde 800561856 per chi ha domande, dubbi, perplessità rispetto all’universo della vaccinazione. Inoltre, ogni giovedì, viene emesso dal sistema Influnet un bollettino sulla diffusione dell’influenza in Italia. Nel secondo bollettino della stagione, quello dal 26 ottobre al 1 novembre, il numero di casi stimati nella settimana è pari a circa 42.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza ovvero in due settimane, di circa 97.000 casi.
“Tra le novità della ricerca scientifica, due sono quelle che spiccano particolarmente, che saranno approfondite proprio nel convegno – dichiara il prof. Massimo Andreoni, Presidente SIMIT – si tratta del Libro Bianco delle Malattie Infettive, redatto dalla SIMIT, che prossimamente sarà presentato alla stampa a Roma, e dei risultati straordinari di una ricerca che dà nuove speranze ai pazienti coinfetti, con epatite e Hiv“.