Roma, sequestrate 12 tonnellate di tonno in decomposizione

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Il pesce era accatastato in grossi cestelli all’interno della cella frigo senza alcuna cautela per lo stato di conservazione, risultato al di sotto degli standard previsti dalla legge. Per questo motivo il titolare dell’impresa ittica è stato denunciato ed il prodotto ittico è stato avviato a distruzione.

E’ successo a Monterotondo, nei pressi di Roma, dove i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato in stato di libertà un imprenditore romano di 37 anni per violazione della disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. In una cella frigorifera all’interno di un locale commerciale della zona industriale di Monterotondo Scalo, il commerciante aveva stoccato 12 tonnellate di tonno, qualità pinna gialla, in cattivo stato di conservazione. 

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L’ispezione, eseguita in collaborazione con il personale veterinario dell’Asl RM/G, ha consentito di verificare lo stato di decomposizione del pesce, conservato in otto vasche d’acciaio, risultato, pertanto, non più idoneo al consumo umano. Il tonno proveniva da una società di import-export di prodotti ittici di Vibo Valentia ed era diretto al mercato dell’area milanese e lombarda. La relativa informativa dell’operazione è stata inviata alla Procura della Repubblica di Tivoli.

A novembre 2015, invece, QUESTA AZIENDA di prodotti conservati aveva ritirato dal mercato confezioni di alici per eccesso di istamina (elemento prodotto dalla cattiva conservazione) mentre pochi giorni prima CON QUESTO PROVVEDIMENTO erano stati ritirati tranci di pesce spada per la presenza di mercurio.

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