Alcune centinaia di punti di sutura, tra superficiali e profonde, applicati nel corso di un intervento durato sei ore ed il cui risultato si potrà valutare non prima di sei mesi. E’ questo il bollettino medico relativo alla piccola F.E. di 5 anni, giunta in elisoccorso venerdì 17 febbraio alle 17.44 a Monza trasferita all’Unità Operativa e Cattedra di Chirurgia Maxillo Facciale della ASST di Monza, ospedale San Gerardo, diretta dal prof. Alberto Bozzetti, per un intervento chirurgico in regime di urgenza per le gravi lesioni riportate.
LE LESIONI ANCHE NEUROLOGICHE E OSSEE AL VOLTO

Insieme con la sorellina di 3 anni, le bimbe sono state sbranate a morsi il 17 febbraio da due pitbull (american pit bull terrier), in casa di amici di famiglia a Olgiate Olona in provincia di Varese. La più piccola delle due è ricoverata in prognosi riservata a Legnano, in provincia di Milano, dopo essere stata sottoposta a un’operazione al viso e alla testa, necessaria per la suturazione del cuoio capelluto.
A proposito della sorella maggiore, il dottor Giorgio Novelli, a capo dell’equipe che ha effettuato l’intervento all’ospedale San Gerardo sottolinea invece: “Al mio arrivo la bambina presentava ampie ferite lacero-contuse del volto con segni di strappamento dei tessuti molli. Si evidenziavano lesioni profonde della guancia della regione sottomandibolare con esposizione delle mandibola, ferite all’interno del cavo orale con esposizione ossea, ferite della regione nasale con frattura comminuta ed esposta delle ossa nasali, lesione della palpebra inferiore, distacco completo del canto palpebrale mediale sinistro e lacerazione delle vie lacrimali. In relazione alla profondità delle lesioni si evidenziavano inoltre lesioni di alcuni rami del nervo facciale e del nervo trigemino”.
“Si procedeva – prosegue il dottor Novelli – ad un accurata detersione delle ferite alla ricerca delle lesioni nervose e alla sua ricostruzione microchirurgica, al riposizionamento del canto palpebrale mediale, alla ricostruzione delle vie lacrimali, alla sutura ricostruttiva delle ferite del volto e del cavo orale, al riposizionamento delle cartilagini nasali ed alla riduzione e contenzione delle fratture nasali. L’intervento è durato circa sei ore e successivamente a scopo precauzionale la piccola paziente è stata trasferita presso l’Unità operativa di Terapia intensiva neurochirurgica per il risveglio”.
ALTO RISCHIO DI INFEZIONI
Alla piccola sono state date alcune centinaia di punti di sutura tra strati profondi e superficiali. “In prima giornata post-operatoria il decorso è molto buono – continua Novelli – sarà necessario comunque attendere le prossime 48-72 ore per scongiurare possibili complicanze infettive correlate alla natura del trauma. Le ferite da morsi di animali sono da considerarsi ad alto rischio di infezione. Quindi la piccola paziente verrà probabilmente seguita nei prossimi giorni presso la nostra Unità Operativa per le cure necessarie”.
“In passato – prosegue il chirurgo – avevo già affrontato casi simili anche per traumi di altro genere essendo la Chirurgia Maxillo Facciale del San Gerardo di Monza recettiva come trauma center. Lo scopo di questi interventi in urgenza è quello di riparare tutte le lesioni per ridurre al minimo gli esiti funzionali ed estetici al paziente. È chiaro che la gravità delle lesioni riportate ci impone un’attenta sorveglianza sull’evoluzione delle cicatrici del volto e sulla ripresa delle funzioni ripristinate. Mediamente a distanza di circa sei mesi si valuteranno gli esiti e l’eventuale necessità di interventi correttivi. La tempestività con cui sono state messe in atto tutte le procedure di emergenza sia intra che extra ospedaliere ci fa ben sperare per una buona e pronta guarigione con minor esiti possibili”.
La “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani” è regolata da una specifica ordinanza del Ministero della Salute del 12 dicembre del 2006. In sei articoli sono fissati gli obblighi e i doveri dei possessori dei Fido per evitare che possano nuocere alle persone e ad altri animali.
QUESTO E’ IL TESTO dell’ordinanza del 2006 integrata con QUESTA ORDINANZA il 4 agosto 2011 e prorogata il 28 agosto 2014.
IL BOLLETTINO MEDICO DEL 22 FEBBRAIO
Prof. Alberto Bozzetti, Direttore dell’Unità operativa e Cattedra di Chirurgia Maxillo Facciale della ASST di Monza, ospedale San Gerardo il 22 febbraio ha comunicato: “Il decorso post operatorio è regolare per entrambe le bambine. Non ci sono complicanze in atto. Tutte e due necessitano di medicazioni. I chirurghi stanno controllando la vitalità del cuoio cappelluto per quanto riguarda la bambina più piccola. Entrambe hanno ripreso l’alimentazione, al momento non ci sono segni di infezione ma la prognosi resta ancora riservata. E’ necessario attendere ancora qualche giorno a scopo precauzionale”. In merito alla più grande, “in relazione alla complessità delle lesioni riportate e all’intervento chirurgico fatto – spiega Giorgio Novelli, il chirurgo che ha eseguito l’operazione venerdì sera – il recupero sarà lento ma progressivo, la tempestività con cui è stato eseguito l’intervento chirurgico, come già detto, fanno ben sperare in una buona ripresa funzionale. Per quanto riguarda le cicatrici,la bambina verrà seguita nei prossimi mesi per minimizzare gli esiti che tuttavia ci saranno. Si valuteranno successivamente i tempi e le modalità per eventuali interventi correttivi. Dal punto di vista psicologico sono già state prese le precauzioni necessarie per dare tutta l’assistenza possibile alle piccole pazienti e alla famiglia”.
BOLLETTINO MEDICO DEL 1 MARZO
Il 1 marzo il prof. Alberto Bozzetti, Direttore dell’Unità operativa e Cattedra di Chirurgia Maxillo Facciale della ASST di Monza, ospedale San Gerardo ha emesso il seguente bollettino medico: “La bambina più grande è dimissibile ma attendiamo ancora qualche giorno prima di rimandarla a casa, anche perchè da quando la bambina più piccola, prima all’ospedale di Legnano, ha raggiunto la sorella, le condizioni da un punto di vista psicologico sono nettamente migliorate. La bambina di 3 anni ha subito una lesione gravissima, con la perdita di un terzo del cuoio capelluto e avrà bisogno di medicazioni continue ed ulteriori interventi chirurgici. Per l’altra invece è prevista una buona ripresa funzionale a lungo termine. Per quanto riguarda le cicatrici, verrà seguita nei prossimi mesi per minimizzare gli esiti che tuttavia ci saranno. Si valuteranno successivamente i tempi e le modalità per eventuali interventi correttivi”.