Occhio secco, quali sono i sintomi e quali i rimedi

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Occhio secco con il passare le ore davanti allo schermo del computer? Girare per la città a piedi provoca bruciore agli occhi? Trascorrere una giornata estiva all’aria aperta lascia un senso di malessere sulle palpebre? Potrebbe essere stanchezza o frutto dell’inquinamento o delle temperature alte. Ma potrebbe anche trattarsi di una condizione che riguarda fino al 16% della popolazione: la sindrome da occhio secco.

DA COSA DIPENDE E COME SI DIAGNOSTICA

La cheratocongiuntivite sicca o dry eye o anche sindrome da occhio secco è una infiammazione cronica idiopatica che interessa fino al 12-16% della popolazione ed è isolata più comunemente nelle donne in postmenopausa. E’ anche comunemente presente nella sindrome di Sjögren, nella artrite reumatoide o nel Lupus Eritematoso Sistemico. Più raramente è secondaria ad altre condizioni che interessano i condotti lacrimali (ad esempio, pemfigoide cicatriziale, la indrome di Stevens-Johnson, il tracoma). Essa può derivare da una ghiandola lacrimale danneggiata o malfunzionamente dovuti ad esempio dall’HIV (diffusa sindrome infiltrativa linfocitosica), la radioterapia locale o disautonomia familiare.

Alla base del disturbo abbiamo instabilità lacrimale, sofferenza epiteliale e infiammazione, tre fattori su cui è in grado di intervenire la terapia anche grazie a lacrime artificiali efficaci nel ripristinare il film lacrimale e la qualità dell’epitelio. La carenza di film lacrimale o cheratocongiuntivite sicca è causata dalla anomala rapida evaporazione determinata da uno strato di olio insufficiente sulla superficie dello strato acquoso di lacrime. I sintomi possono derivare da qualità anomala dell’olio (vale a dire, disfunzione della ghiandola di Meibonio) oppure dalla degradazione di uno strato normale di olio (ad esempio, blefarite seborroica). I pazienti hanno spesso l’acne rosacea. L’essiccazione può anche derivare dall’esposizione a causa della chiusura inadeguata dell’occhio durante la notte (lagoftalmo notturno o paralisi di Bell o del nervo facciale) o dalla frequenza inadeguata di riapplicazione di lacrime alla cornea a causa di una velocità di intermittenza insufficienti (ad esempio, nella malattia di Parkinson). Una conseguenza dell’occhio secco è la folle pratica del tatuaggio oculare, come puoi scoprire in QUESTO ARTICOLO.

La cheratocongiuntivite sicca si diagnostica attraverso il test di Schirmer ed il  Tear breakup test (TBUT): il film lacrimale può essere reso visibile sotto la luce blu cobalto da lampada a fessura mediante instillazione di un piccolo volume di fluoresceina altamente concentrato. Un tasso accelerato di rottura del film lacrimale (sotto i 10 secondi) è caratteristica della cheratocongiuntivite secca. QUI SCOPRI come e quando si usano i sostituti lacrimali o lacrime artificiali e di che tipo sono.

CURARSI CON LACRIME ARTIFICIALI E UMIDIFICATORI

Come si cura la cheratocongiuntivite secca? Mantenere idratata la superficie dell’occhio, per esempio attraverso l’istillazione di lacrime artificiali, non è una cura ma è il rimedio per ridurre o eliminare il disagio. Usare umidificatori, ed evitare ambienti asciutti spesso può aiutare. E’ importante non fumare ed evitare il fumo secondario. In casi recalcitranti, può essere indicata la disocclusione del punctum lacrimale. Nei casi più gravi, un tarsoraffia parziale può ridurre la perdita di lacrima per evaporazione. La somministrazione di ciclosporina topica e di integratori alimentari a base di acidi grassi omega-3 può essere un utile supporto in alcuni pazienti.

Gli umidificatori, impiegati spesso anche come diffusori di aromi e profumi, sono disponibili in tutte le forme e costi. Il Chicco 5872 Umidificatore a Caldo Humi Essence è impiegato tipicamente nelle stanze dei bambini. Con il livello di acqua sempre visibile è proposto l’Imetec Living Air HU-300 Umidificatore caratteristica analoga per Chicco 006710 – Umidificatore a freddo Confort Neb che funzionando a freddo non costituisce pericolo. Infine, aggiunge anche la qualità di ionizzatore il modello Umidificatore a Ultrasuoni Digitale Freddo e Caldo con Ionizzatore.

La guida completa al riconoscimento della patologia e l’innovativo approccio terapeutico “Metodo 3+2” del Gruppo PICASSO (Partners Italiani per la Correzione delle Alterazioni del Sistema di Superficie Oculare) sono stati i temi dell’incontro tenutosi il 20 aprile al Bou-Tek di Milano nel corso del quale è stato possibile effettuare il Test di Schirmer per la valutazione della secrezione lacrimale basale e l’esperienza di realtà immersiva con Oculus Rift.

QUI PUOI TROVARE tutta la letteratura scientifica più aggiornata sulla cheratocongiuntivite secca.

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