I diabetici in trattamento con farmaci Inibitori SGLT2 (nomi commerciali Forxiga, Invokana, Jardiance, Synjardy, Vokanamet e Xigduo) devono smettere l’assunzione in presenza dei sintomi della chetoacidosi diabetica, inclusa la rapida perdita di peso, nausea o vomito, dolore allo stomaco, sete eccessiva, respirazione accelerata e profonda, confusione, inusuale sonnolenza e stanchezza, odore dolciastro dell’alito, sapore dolce o metallico in bocca, o diverso odore di urine o sudore. I pazienti devono contattare il medico curante se presentano uno di questi sintomi. Se la chetoacidosi diabetica fosse sospetta o confermata, il trattamento deve essere interrotto immediatamente e non deve essere ripreso a meno che un’altra causa di chetoacidosi sia identificata e risolta.
Sono le raccomandazioni emesse dal Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Pharmacovigilance Risk Assessment Committee – PRAC) dell’EMA, l’ente europeo per i medicinali, che ha sottoposto a valutazione gli Inibitori SGLT2 impiegati nel trattamento del diabete di tipo II. La revisione è arrivata dopo che a luglio 2015 l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, aveva emesso QUESTA NOTA nota sul “Rischio di chetoacidosi diabetica durante il trattamento con inibitori SGLT2” nella quale veniva segnalato che “sono stati riportati casi gravi di chetoacidosi diabetica, a volte con pericolo di vita, in pazienti in trattamento con inibitori SGLT2 (canagliflozin, dapagliflozin o empagliflozin) per il diabete di tipo 2, la maggior parte dei quali ha richiesto l’ospedalizzazione”. I nomi commerciali dei farmaci sono Forxiga, Invokana, Jardiance, Synjardy, Vokanamet e Xigduo.
ECCO IL DOCUMENTO di raccomandazioni emesso dall’EMA europeo.