Cannabis per uso medico, in vendita la prima produzione italiana

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E’ arrivata nelle farmacie la prima cannabis di produzione statale destinata al consumo medico. Come noto, in Italia un solo impianto è autorizzato a produrla: si tratta dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze e la qualità immessa sul mercato è la Cannabis FM-2 nel rispetto dell’accordo di collaborazione tra il Ministro della salute e il Ministro della difesa firmato il 18 settembre 2014. I primi lotti, per un totale di 100 kg di inflorescenze di cannabis (non fecondate, essiccate e macinate con granulometria inferiore a 4 mm), sono disponibili dal 14 dicembre 2016.

COME SI CONSUMA LA CANNABIS PER USO MEDICO

CANNABIS
Arriva nelle farmacie italiane la prima produzione di cannabis di Stato per uso medico coltivata dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze

La distribuzione è destinata alle farmacie per l’allestimento di preparazioni magistrali a base di cannabis FM-2 dietro presentazione di prescrizione medica non ripetibile. Se il fabbisogno supera il quintale prodotto dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, sono autorizzate le importazioni dai Paesi produttori accreditati che sono Canada, Regno Unito, Olanda, Danimarca e Israele. 

Il prodotto Cannabis FM-2 (contenente THC in percentuali comprese tra 5% e 8% e CBD tra 7,5% e 12%), è la prima sostanza attiva a base di cannabis prodotta in Italia in conformità alle direttive europee in materia di medicinali (EU – GMP) su processo produttivo depositato e controllato, in una officina farmaceutica autorizzata dall’AIFA. L’assunzione della cannabis può avvenire esclusivamente sotto forma di decotto, la cui preparazione avviene secondo QUESTE INDICAZIONI fornite dal Ministero della Salute e di seguito riassunte: Introdurre in un recipiente quantità di cannabis e di acqua fredda nel rapporto di 100 ml di acqua per 100 mg di cannabis utilizzata. Si raccomanda di non utilizzare quantità di acqua inferiori a 100 ml. Riscaldare ad ebollizione e lasciar sobbollire a fuoco lento per 15 minuti. Si raccomanda di non superare i 30 minuti di decozione e di mescolare a intervalli regolari. Lasciar raffreddare il decotto per circa 15 minuti prima di filtrarlo. Mescolare prima di filtrare su colino e pressare con un cucchiaio il residuo rimasto sul filtro per recuperare più liquido ed arricchire la soluzione finale. Assumere il decotto preparato di fresco: se non viene consumato al momento della preparazione, è possibile conservarlo in recipiente chiuso in frigorifero per un massimo di 24 ore.

Qualora la somministrazione orale non produca gli effetti farmacologici desiderati o quando il medico curante lo ritenga opportuno, è possibile utilizzare il modo di somministrazione per via inalatoria (200 mg di cannabis) mediante l’utilizzo di un vaporizzatore (dispositivo medico marcato CE) ad aria calda e filtrata. Attenzione, però, perchè non sono idonei i comuni apparecchi per aerosol.

COME SI OTTIENE LA PRESCRIZIONE DI CANNABIS

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Il primo paziente del Veneto a beneficiare della prescrizione pubblica, interamente a carico del SSN, ha voluto pubblicare la prima fornitura di cannabis per uso medico (foto da facebook)

La prescrizione di cannabis ad uso medico in Italia (QUI DESCRITTA) è regolamentata dal Decreto Ministeriale DM 9/11/2015. Il medico curante la può prescrivere liberamente tenendo presenti due elementi essenziali: il campo d’impiego e le controindicazioni. L’impiego è regolamentato all’interno del DM e riguarda il dolore cronico e quello associato a sclerosi multipla e a lesioni del midollo spinale; la nausea e il vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV; come stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da AIDS e nell’anoressia nervosa; l’effetto ipotensivo nel glaucoma; la riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette.

Relativamente alle controindicazioni “Il medico curante deve sempre tenere conto del rapporto rischio/beneficio nell’uso medico della cannabis considerando che le principali controindicazioni riguardano: adolescenti e giovani adulti a causa di alterazioni mentali che sono maggiori durante il completamento dello sviluppo cerebrale; individui con disturbi cardio-polmonari severi in quanto l’uso di cannabis può provocare ipotensione ma anche ipertensione, sincope e tachicardia; individui con grave insufficienza epatica, renale e soggetti con epatite C cronica a causa di un aumentato rischio di sviluppare o peggiorare una steatosi epatica; individui con una storia personale di disordini psichiatrici e/o una storia familiare di schizofrenia in quanto la cannabis può provocare crisi psicotiche; individui con una storia pregressa di tossicodipendenza e/o abuso di sostanze psicotrope e/o alcol; individui con disturbi maniaco depressivi; individui in terapia con farmaci ipnotico sedativi, antidepressivi o in generale psicoattivi in quanto la cannabis può generare effetti additivi o sinergici; donne che stanno pianificando una gravidanza o sono in gravidanza o in allattamento. Oltre agli effetti avversi sopra menzionati, è importante sottolineare che la cannabis è una sostanza immunomodulante ed il suo uso cronico altera l’omeostasi del sistema immunitario”.

ECCO LA NOTA trasmessa dal Ministero della Salute.

COSTO DELLA CANNABIS TERAPEUTICA ITALIANA

«In Gazzetta è previsto che la cannabis di Stato sia venduta alle farmacie a 6 euro al grammo più 2 per le spese di spedizione» spiegava prima della commercializzazione il colonnello Antonio Medica, direttore dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare. Ma va previsto anche il ricarico del farmacista. «Da parte nostra non c’è alcun guadagno, anzi: se saremo in grado di ottimizzare i processi produttivi, il prezzo potrebbe ancora scendere». Nella nota sulle modalità di richiesta da parte delle farmacie al Farmaceutico Militare, il Ministero della Salute ha fissato il prezzo definitivo: “La convenzione prevede che la distribuzione alle farmacie avvenga sotto la responsabilità dello SCFM, ad un prezzo di euro 6,88 al grammo, IVA esclusa”. E’ utile sottolineare che la cannabis terapeutica di provenienza olandese (Bedrocan BV) finora è stata venduta nelle farmacie italiane ad un costo di circa 21-22 €/grammo e che nel decreto ministeriale del 18 agosto 1993 di determinazione della Tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali il suo prezzo al pubblico era di 29/30 euro al grammo.

Ulteriori informazioni sull’uso e sull’impiego medico della cannabis sono consultabili sul portale del Ministero della Salute nella sezione dedicata ai Medicinali stupefacenti e precursori di droghe.

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