C’è un gene cattivo nelle famiglie che mette in relazione il tumore della mammella con quello della prostata tra parenti di primo grado. Il cancro al seno è il tumore più comune nelle donne. In Italia, secondo il Rapporto 2014 dell’Associazione Italiana Registri Tumori AIRTUM nel 2010 erano 581.373 le donne, il 2% di tutte le italiane, che hanno avuto una diagnosi di tumore della mammella; sono circa 700 mila nel 2015. Oltre il 50% di esse non morirà a causa della malattia, ma occorreranno quasi 20 anni affinché le pazienti raggiungano un’attesa di vita simile alle non ammalate. Una lunga attesa che fa sì che le donne già guarite siano il 16%.
IL RUOLO DELLA PREDISPOSIZIONE FAMILIARE
In questa patologia uno dei fattori di rischio è la predisposizione familiare. Finora, per valutare il rischio di cancro, gli esperti interrogavano le loro pazienti circa i casi di cancro al seno nelle loro famiglie. Ma un nuovo studio pubblicato il 9 marzo sulla rivista Cancer, dal titolo “Familial clustering of breast and prostate cancer and risk of postmenopausal breast cancer in the Women’s Health Initiative Study”, indica che il cancro alla prostata potrebbe essere una nuova traccia da seguire. Secondo questi studi, il tumore più comune negli uomini (circa 400 mila diagnosi in Italia nel 2015) influenza lo sviluppo del cancro al seno nelle donne della famiglia. Infatti, avendo un parente di primo grado (padre, fratello o figlio) con diagnosi di cancro alla prostata aumenta il rischio di cancro al seno. Un collegamento sorprendente che non era mai stata studiato.
78.171 DONNE STUDIATE PER SEI ANNI
Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno tenuto sotto osservazione 78.171 donne sane che hanno partecipato ad un programma di sorveglianza tra il 1993 e il 1998. Durante il follow-up, 3.506 donne hanno sviluppato il cancro al seno. Gli scienziati hanno scoperto che la presenza di cancro alla prostata in una cerchia familiare ristretta al primo grado ha aumentato del 14% il rischio di cancro al seno. Si è arrivato anche al 78% di rischio se il cancro al seno è stato rilevato dopo i 50 anni d’età. “L’aumento del rischio di cancro al seno associato alla storia familiare di carcinoma della prostata è modesto; tuttavia, le donne che presentano una storia familiare sia di cancro al seno e di cancro alla prostata tra i loro parenti di primo grado, hanno quasi il doppio del rischio di sviluppare il cancro al seno ” spiega la dottoressa Jennifer Beebe-Dimmer, autrice principale dello studio .
La dottoressa Beebe-Dimmer osserva che i pazienti e i medici non considerano alcuni casi di cancro nelle loro famiglie, in particolare quelle che colpiscono gli uomini, per determinare il loro rischio di cancro. “Questi risultati sono importanti perché possono essere utilizzati dai medici per fornire un quadro completo della storia di famiglia – in particolare tra parenti di primo grado – per valutare nel modo migliore possibile il rischio di cancro” dice la ricercatrice. “Le famiglie con predisposizione al cancro sono particolarmente interessanti da studiare per scoprire le nuove mutazioni genetiche che spiegano queste predisposizioni familiari”, conclude l’autrice.