Progressi fondamentali nella terapia della vitiligine, una malattia ampiamente diffusa che soprattutto durante l’estate, con l’abbronzatura, mostra il suo lato esteticamente peggiore. Il 25 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale della vitiligine, finalizzata alla sensibilizzazione della condizione della pelle deturpata da questa patologia. Pur essendo poco comune, questa malattia è devastante per chi ce l’ha. Ma sembra essere stata intrapresa la strada della guarigione.
UN MILIONE DI ITALIANI MALATI
La vitiligine è una malattia autoimmune per la quale gli anticorpi attaccano le cellule produttrici di pigmento nella pelle (melanina), cellule chiamate melanociti o melanofori. Il risultato è nella presenza di grandi macchie bianche, alternanza tra aree della pelle ancora provviste di melanina e le altre prive, più evidenti negli individui fortemente pigmentati, in particolare quelli di origine africana, ma anche ispanici, caucasici e asiatici del sud. Una condizione che d’estate, con l’abbronzatura emerge in tutto il suo inestetismo. L’incidenza percentuale della vitiligine si rivela assai superiore nei paesi industrializzati, mentre quella su scala mondiale, sarebbe dell’1%. In Italia le persone affette da vitiligine sarebbero un milione. “Per le persone nelle quali la vitiligine colpisce parti visibili, come il volto, le mani, la base della nuca, il collo, si trasforma in un incubo sociale” sottolinea Brett King, un assistente professore di dermatologia all’Università di Yale a New Haven, nel Connecticut. “In coda al supermercato o alla posta, la gente fissa chi ha quelle macchie o la evita perché pensa che qualcosa non va: è una condizione che può essere devastante”. Salvo casi unici, come la modella Chantelle Winnie (ritratta in questa foto) e divenuta testimonial della linea di abbigliamento Desigual, chi è affetto da vitiligine soffre la diversità della pigmentazione sul proprio corpo.
L’USO DI UN FARMACO PER L’ARTRITE REUMATOIDE
Ma, come King e i suoi colleghi riportano nella rivista JAMA Dermatology descrivendo lo studio “Tofacitinib Citrate for the Treatment of VitiligoA Pathogenesis-Directed Therapy“ , hanno trattato con successo un paziente affetto da vitiligine con un composto comunemente usato per trattare l’artrite reumatoide. Il farmaco, tofacitinib, agisce interrompendo il percorso di attivazione che provoca la distruzione dei melanociti. Nello studio, il team di ricerca di King ha somministrato il farmaco a una donna caucasica di 53 anni affetta da vitiligine. Il suo volto era “del tutto depigmentato”, segnala King. “Dopo il trattamento per cinque mesi il 90 per cento del suo colore era tornato sulle mani, sulle braccia e poi sul resto del suo corpo. Dopo quel periodo di tempo, comunque, la risposta era più lenta”.
Ma King si è detto ottimista sul fatto che continuando ad assumere tofacitinib quotidianamente, in forma di pillola, nella donna anche il resto del suo pigmento sarebbe tornato normale. King ha contattato due aziende farmaceutiche che producono il composto per avviare studi clinici che comprendano gli afro-americani con vitiligine. E’ convinto che il trattamento è in grado di invertire la condizione della pelle devastata in tutte i soggetti trattati.
Per ora i pazienti affetti da vitiligine possono contare sull’afamelanotide (nome commerciale Scenesse), un farmaco largamente testato negli Usa che offre buoni risultati (QUI LO STUDIO pubblicato su Jama) che mostra non solo scomodità di somministrazione (mantenimento in frigo e posizionamento dell’impianto nel sottocutaneo all’altezza della cresta iliaca ogni due mesi prima della prevista esposizione solare) ma che presenta anche diversi effetti indesiderati (QUI ELENCATI).
Buona sera io ho visto dei studi in america che confermano che l’uso di questo farmaco aiuta anche per alopecia … io ho un alopecia da 5 mesi che continua ad ingrandire qualcuno sa da dove si puo acuistare questo farmaco e se si ha bisogno di una prescrizione medica ? Grazie a tutti !
Buongiorno George, sto leggendo articoli d’informazione per quanto riguarda i composti anti-artrite Tofacitinib e Ruxolitinib. Specialmente quest’ultimo pare sia molto efficace per alcune forme di alopecia e entrambi forse contro la vitiligine (ultime ricerche).
Ho letto che il farmaco è vendibile liberamente in farmacia e anche tramite internet, ma io, per sicurezza, lo acquisterei con ricetta medica.
Saluti
Flavio
Ciao, penso che non ci sia una problematica piu’ complicata senza soluzione come questa ,io sono ottimista caratterialmente e ci credo a quello che leggo…….ma come mai la modella per prima non prova questa cura……..lei sembra felice ma sinceramente penso che finga in realta se riacquistasse il suo colore solo allora lo sarebbe davvero,per il farmaco non credo che si possa acquistare senza ricetta e per ora nessun medico si assume la responsabilita’ di effettuare esperimenti sui propi pazienti……..bisognna ancora pazientare per avere conferme sulla certezza della cura ciao auguroni
ma questo prodotto e vendibile e i medici di base possono prescriverlo? grazie
Questo prodotto ha come indicazione specifica la cura dell’artrite reumatoide. Come evidenziato nell’articolo, l’indicazione nel trattamento della vitiligine (come pure della psoriasi) è al momento sperimentale.
Salve vorrei sapere se questi. Farmaci sono in vendita libera in farmacia e anche il costo se qualcuno mi può aiutare grazie
Il farmaco non è in libera vendita ma ha bisogno della prescrizione e del controllo medico. Ribadiamo che altre indicazioni che non siano quelle della artrite reumatoide sono per ora autorizzate solo negli Usa dove una cura di un mese costa circa 2mila dollari. Qui può leggere il nome commerciale ed il foglietto illustrativo https://compendium.ch/mpub/pnr/1234138/pdf/it?start=1
Il farmaco quanto sarà prescrivibile per la vitiligine