La biotecnologia punta alla diagnosi precoce dei tumori. Nei laboratori di Google X, che impiega centinaia di medici e scienziati, si sta preparando forse una rivoluzione incredibile nel settore sanitario. Il gigante statunitense dell’intelligenza artificiale sta mettendo a punto un bracciale molto speciale che sarebbe in grado di rilevare lo sviluppo delle cellule tumorali all’interno dell’organismo.
A farne un’anticipazione è il sito web di notizie americano “The Atlantic” sul quale viene rivelato che il gigante americano, con sede a Mountain View, California, potrebbe entrare in questa dimensione piuttosto segreta. In un video pubblicato sul portale, Andrew Conrad, il capo della Life Sciences Division Google, descrive il suo progetto e anche di come la squadra ha dovuto creare la pelle sintetica simile a quella reale per portare a termine gli esperimenti.
Affinchè il sistema sia in grado di funzionare, il paziente deve ingoiare pillole contenenti nanoparticelle che circolano in tutto il corpo alla ricerca delle cellule tumorali. Una volta individuate, si legano a loro e vengono attivate; letteralmente iniziano ad illuminarsi. Questi elementi combinati saranno tracciati fino sotto ad un bracciale dotato di un magnete per le nanoparticelle.
Al fine di fare in modo che le cellule tumorali siano chiaramente visibili attraverso la pelle umana, il team ha creato un braccio “smembrato” ricoperto in parte da una pelle sintetica e in parte umana. Ha diverse proprietà (spessore, etc.) e imita varie etnie e colori per vedere come queste differenze influenzano la fluorescenza delle nanoparticelle. Benchè si presenti come molto promettente, questo bracciale è ancora in fase sperimentale. Se tutti i test avranno successo, si rivelerà in grado di individuare il cancro molti anni prima della sua manifestazione clinica.