In tre casi su quattro il liquido delle sigarette elettroniche contiene preoccupanti livelli di sostanze altamente pericolose e cancerogene. E’ stato un team di ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health di Boston ad aver rilevato, in particolare, la presenza di una sostanza chimica legata alle malattie respiratorie gravi in oltre il 75% dei liquidi per sigarette elettroniche testati. E quelle finiscono nello svapo o svapare, come chiamano quest’abitudine le giovani generazioni.
LIVELLI PERICOLOSI DI DIACETILE, ACETOINO E 2,3-PENTANEDIONE
Per questo studio, pubblicato dalla rivista Environmental Health Perspectives con il titolo “Flavoring Chemicals in E-Cigarettes: Diacetyl, 2,3-Pentanedione, and Acetoin in a Sample of 51 Products, Including Fruit-, Candy-, and Cocktail-Flavored E-Cigarettes”, gli scienziati hanno testato 51 diversi tipi di ricarica liquida per sigarette elettroniche. Hanno cercato la presenza di diacetile, un composto chimico associato alla grave malattia respiratoria della bronchiolitiche obliterante, nonché composti di acetoino e di 2,3-pentanedione, che possono anche causare danni alla salute respiratoria. QUESTO AUTOREVOLE STUDIO condotto dall’In-Cnr italiano ha dimostrato che in termini di nicotina e altre sostanze l’effetto psico-farmacologico non si discosta molto tra tra tabacco convenzionale e sigaretta elettronica.
I risultati dei test hanno mostrato livelli di diacetile oltre il limite in 39 dei liquidi testati, di acetoino in 46 e di 2,3-pentanedione in 23 liquidi. Alla fine, almeno una delle tre sostanze chimiche era presente in 47 dei 51 liquidi aromatizzati, tra cui molti sapori fruttati che si rivolgono a giovani fumatori. QUI PUOI LEGGERE i risultati della ricerca
RADICALI LIBERI, MINORI CHE NEL FUMO MA SEMPRE MOLTO ALTI
In un altro studio pubblicato la scorsa settimana, un team di scienziati provenienti dal Penn State College of Medicine negli Stati Uniti, aveva cercato il tasso di radicali liberi (molecole che possono distruggere le cellule e innescare processi cancerogeni) in molti tipi di sigarette elettroniche. I loro risultati, pubblicati sulla rivista Chemical Research in Toxicology con il titolo “Highly Reactive Free Radicals in Electronic Cigarette Aerosols“, hanno dimostrato che mentre i livelli di radicali liberi erano più bassi di quelli che si trovano nelle sigarette tradizionali, sono rimasti ben al di sopra dei livelli che si riscontrano nell’aria delle zone fortemente inquinate del pianeta. Si noti che gli effetti sul lungo termine di questi radicali liberi sono sconosciuti. Ci sono più di 7.000 tipi liquidi disponibili per sigarette elettroniche sul mercato in tutto il mondo, e il loro consumo è esponenziale: si dispone ancora di troppo pochi studi per valutare gli effetti sulla salute a lungo termine. QUESTO L’ESTRATTO dello studio statunitense sui radicali liberi. Una preoccupazione fatta propria anche dal General Surgeon Usa IN QUESTO STUDIO.