Fumare non solo fa male al corpo ma anche alla realizzazione sociale. I ricercatori della Stanford Medical School in California ne sono assolutamente sicuri: i fumatori, infatti, hanno più difficoltà a farsi assumere rispetto ai non fumatori e restano quindi molto più a lungo senza lavoro. E quando trovano un’occupazione, guadagnano meno rispetto alle persone che non fumano.
PROBLEMI OCCUPAZIONALI E REMUNERATIVI
E’ il tema dello studio “Likelihood of Unemployed Smokers vs Nonsmokers Attaining Reemployment in a One-Year Observational Study” pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine. La ricerca cerca di chiarire il legame tra il fumo e la disoccupazione prolungata. Per fare questo, i ricercatori hanno esaminato, da settembre 2013 ad agosto 2015, 131 fumatori disoccupati e in cerca di lavoro e 120 altre persone, anche i disoccupati, ma che non fumavano all’inizio dello studio. Gli studiosi li hanno interpellati sei mesi dopo l’inizio del test e un anno dopo. “Abbiamo scoperto che i fumatori hanno più difficoltà a trovare lavoro rispetto ai non fumatori“, ha detto Judith Prochaska, assistente docente di medicina presso la Stanford e autrice principale di questo lavoro.
Dodici mesi dopo l’inizio del sondaggio, solo il 27% dei fumatori aveva trovato lavoro rispetto al 56% dei non fumatori. Quelli tra i fumatori che avevano trovato lavoro guadagnavano una media di cinque dollari in meno l’ora.
Se è vero che la ricerca ha dimostrato un legame tra il fumo e la disoccupazione negli Stati Uniti e in Europa, il nesso di causalità è difficile da stabilire. “Il fumo è la causa o la conseguenza di essere disoccupati?” si chiede la dottoressa Judith Prochaska. “Non sappiamo se i fumatori hanno più difficoltà a trovare lavoro o se sono più a rischio di perdere il lavoro o se non fumatori, perdendo il lavoro, diventano stressati e quindi si avvicinano al fumo” dice.
I partecipanti sono stati accuratamente selezionati per cancellare gli effetti sulla ricerca tra i differenti profili tra fumatori e non fumatori come ad esempio il livello di studio. Dopo aver tenuto conto di queste variabili, i fumatori avevano ancora un handicap significativo. Dodici mesi dopo l’inizio della ricerca, il loro tasso di occupazione è stato inferiore del 24% rispetto ai non fumatori.
QUESTO E’ L’ESTRATTO dello studio in lingua inglese.
COME SMETTERE DI FUMARE
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