Rapporto tra depressione e dieta: sono da evitare i grassi

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GIOVANE.DEPRESSOCome si sa, una dieta ricca di grassi provoca l’aumento di peso e può causare problemi cardiovascolari. Ma potrebbe anche avere un impatto negativo sulla salute mentale, fino a causare la depressione. E’ ciò che sostiene la ricerca “Obese-type Gut Microbiota Induce Neurobehavioral Changes in the Absence of Obesity” condotta dalla University of Louisiana (USA), pubblicata sulla rivista Biological Psychiatry che puoi LEGGERE QUI in lingua originale.

LA SPERIMENTAZIONE SUI TOPI OBESI

Le considerazioni provengono da una indagine condotta in laboratorio sui topi. I ricercatori hanno impiantato il microbiota (ovvero la flora intestinale) da topi obesi nutriti con una dieta ricca di grassi, a topi sani. Dopo alcune osservazioni ed esami, si è constatato che i topi hanno iniziato a mostrare segni esteriori di ansia, disturbi della memoria e disturbo ossessivo-compulsivo (OCD). Essi avevano anche una infiammazione del cervello, che sarebbe l’anticamera e per certi versi la causa dello sviluppo della depressione, secondo un altro studio recente. John Krystal, direttore della rivista Biological Psychiatry e Capo di Psichiatria alla Yale University (Stati Uniti), sostiene che “questo studio suggerisce che le diete ricche di grassi influenzano la salute del cervello, specificatamente interrompendo il rapporto simbiotico tra l’uomo e microrganismi che occupano il nostro apparato digerente.

Non è la prima volta che uno studio mette in evidenza questo legame. Altre ricerche precedenti hanno collegato i disturbi mentali (depressione, ansia …) all’obesità. Nel 2014, uno studio australiano ha rivelato anche le conseguenze negative di una dieta di grassi e zuccheri in materia di salute mentale. QUEST’ALTRA RICERCA condotta nell’Ohio State University ha dimostrato che l’obesità ed il cibo spazzatura peggiorano nei giovani la loro resa scolastica. Tuttavia, nessun altro studio aveva messo in relazione così diretta il ruolo della flora intestinale ed il funzionamento del cervello. In qualche modo questa stretta relazione potrebbe spiegare, al contrario, ciò che hanno scoperto i ricercatori inglesi (QUI DESCRITTO) riguardo al vantaggio di essere obesi nella insorgenza dell’Alzheimer e nelle varie forme di demenza.

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