La psoriasi non è più una malattia incurabile ma va agevolata l’accessibilità alle cure dei malati, ancora vittime di pregiudizi e di discriminazioni. Pazienti disorientati dalla carenza di informazioni per una patologia che è importante identificare in tempo per evitare quella evoluzione che può portare all’artrite psoriasica, una forma grave invalidante a forte impatto sulla qualità di vita.
LA GIORNATA MONDIALE DELLA PSORIASI
E’ il messaggio che caratterizza la Giornata Mondiale della Psoriasi World Psoriasis Day che si celebra il 29 ottobre. In ben 80 ambulatori pubblici nei giorni del 27 e 28 ottobre saranno disponibili visite e consulenze gratuite. L’opportunità riguarda centri specialistici distribuiti in tutta Italia con la maggior concentrazione in Lombardia (9 strutture), a Roma e nel Lazio (8 strutture) e in Emilia Romagna (7).
in questa pagina trovi l’ELENCO DEGLI AMBULATORI dove è possibile recarsi. Informazioni sugli orari e sull’accessibilità agli ambulatori psoriasi indicati dall’Adispo (Associazione per la difesa degli Psoriaci) si possono ottenere al numero verde 800.031.566.
“La malattia è sempre più diffusa, colpisce anche i bambini” ricorda Mara Maccarone, presidente di Adispo. Così, la campagna di quest’anno della World Psoriasis Day, all’insegna del “Breaking Barriers for People with Psoriasis “ (abbattiamo le barriere per le persone con psoriasi), include una serie di slogan e di obiettivi qui di seguito riassunti: Lotta al pregiudizio, alla stigmatizzazione e alla discriminazione; aumentare la consapevolezza, la comprensione e la speranza; accedere alla corretta diagnosi, al trattamento e al miglioramento della qualità della vita.
Si ricorda, infatti, che la psoriasi può essere psicologicamente devastante. Molti pazienti vivono pregiudizi, stigmatizzazione e discriminazione. Ciò influenza negativamente la loro vita quotidiana. La sensibilizzazione migliora la comprensione della psoriasi come una malattia. Si educa anche la società su come agire. E ciò dà speranza ai 125 milioni di pazienti affetti da psoriasi in tutto il mondo. In Italia si calcola siano 750mila i malati di psoriasi di grado medio-severo ma solo 12mila hanno accesso e seguono regolarmente le terapie a base di farmaci biologici (LEGGI SOTTO).
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LE NOVITA’ NEI TRATTAMENTI
La qualità di vita dei pazienti migliora notevolmente quando hanno accesso a una corretta diagnosi ed al trattamento, attraverso l’assistenza sanitaria di alta qualità. Sul sito dell’Ifo-San Gallicano di Roma si ricorda che “la Psoriasi, malattia infiammatoria cronica della pelle, che in circa il 30% dei casi si associa ad una forma di artropatia infiammatoria, necessita di controlli clinici ed adeguata terapia specifica locale e/o sistemica a seconda dei casi”. E’ importante, dunque, agire con una diagnosi il più possibile precoce.
Sul piano terapeutico, il trattamento della psoriasi si giova di numerose opportunità rispetto al passato. Si va dai trattamenti topici con applicazione di sostanze sull’area malata a quelli sistemici, alla fototerapia fino alla balneoterapia (le terme i cui benefici sono QUI DESCRITTI). Su tutti, però, stanno prevalendo i trattamenti con le moderne biotecnologie: il successo delle nuove terapie con farmaci biologici risiede nella loro grande selettività d’azione che consente di ottenere, nella maggior parte dei casi, una notevole efficacia terapeutica in tempi brevi con riduzione degli effetti collaterali rispetto alle terapie tradizionali di tipo “chimico”. I farmaci biologici finora prodotti sono anticorpi monoclonali, citochine (interferoni e interleuchine), proteine di fusione e fattori di crescita tissutali. Tali prodotti possiedono l’enorme vantaggio di poter interferire in modo selettivo, a vari livelli e con modalità di azione differenti, nei processi immunologici che scatenano e sostengono la psoriasi perché, come è ormai noto da anni, nello sviluppo della psoriasi sono coinvolte sia cellule proprie della cute, quali i cheratociti, sia cellule del sangue destinate alla difesa immunitaria, come i linfociti T. L’alterazione di un fisiologico”dialogo” fra questi due tipi di cellule dà luogo a uno squilibrio nella sintesi dei prodotti dei linfociti T, con abnorme produzione di una serie di molecole di interazione cellulare che porta a eritema e formazione di squame.
Le molecole di farmaci biologici più impiegate sono Etanercept, Infliximab, Adalimumab, Alefacept, Ixekizumab (QUI TROVI IL DETTAGLIO), Ustekinumab e Secukinumab.
Il più grande inconveniente dei farmaci biologici riguarda il loro costo: la terapia per un anno, infatti, può arrivare a costare anche 12mila euro (ustekinumab).
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