L’obesità contribuisce all’insorgenza del diabete, dell’ipertensione e dell’infarto miocardico. Al contrario, l’esercizio fisico è una misura efficace per contrastare l’obesità. Nella lotta all’ingrassamento, assume un ruolo anche il Capsidum o capsaicina, il principio attivo presente in grande quantità all’interno dei peperoncini e dei peperoni, come dimostra lo studio di laboratorio “DIETARY CAPSAICIN AND EXERCISE: ANALYSIS OF A TWO-PRONGED APPROACH TO COUNTERACT OBESITY“, condotto dalla statunitense University of Wyoming di Laramie, presentato nel corso dell 59° meeting annuale della Biophysical Society.
Meno accumulo di grassi con il Peperoncino
Questo è l’estratto della metodica adottata nello studio. “Recenti ricerche dimostrano un ruolo di regolamentazione del recettore vanilloide (TRPV1) che induce obesità in una dieta ricca di grassi (HFD). Qui, sono stati valutati gli effetti dell’esercizio capsaicina nella dieta, un ingrediente attivo del peperoncino naturale e un antagonista del recettore TRPV1, sui topi. Sono state valutate le prestazioni sulla normale dieta (NCD) o su quella ricca di grassi HFD sui topi. La capsaicina ha impedito l’aumento di peso, in misura simile sia sui topi sedentari che su quelli sottoposti ad esercizio. Inoltre, l’introduzione del peperoncino nella dieta ha migliorato la resistenza dei topi in rotarod (la ruota usata nelle gabbiette) e contrastata la riduzione del coordinamento muscolare indotto dalla dieta ricca di grassi. Ciò suggerisce un nuovo ruolo del recettore TRPV1 nel metabolismo e nella funzione di coordinamento muscolare. Collettivamente, i nostri dati forniscono la prova del ruolo del recettore TRPV1 e della sua attivazione da capsaicina nella dieta e nell’esercizio fisico per inibire l’obesità indotta in una dieta ricca di grassi”.
Le proprietà del Peperoncino per la Salute
I principi attivi contenuti nel peperoncino fanno di questa spezia un miracoloso laboratorio farmaceutico. Ricco in vitamina C, si ritiene abbia molti effetti benefici sulla salute umana, purché usato con moderazione ed in assenza di problemi all’apparato digerente. Il peperoncino ha un forte potere antiossidante, e questo gli vale la fama di antitumorale. Inoltre, grazie alla capacità della capsaicina, in grado di aumentare la secrezione di muco e di succhi gastrici, si è dimostrato utile nella cura di malattie “invernali” come sinusite (curabile anche con la laserterapia), raffreddore e bronchite, e nel favorire la digestione. Ancora, il peperoncino stimolando la peristalsi intestinale, favorisce il transito e l’evacuazione: il più rapido passaggio intestinale in sinergia col potere antibatterico ed antimicotico, evita la fermentazione e la formazione di gas intestinali e di tossine, quali per esempio quelle della candida albicans.
Alcuni studi hanno evidenziato la sua qualità nell’aumento del metabolismo dei grassi e nella riduzione dell’insulina ematica dopo aver mangiato cibi conditi con peperoncino. Condimento che, inoltre, può essere usato anche come antidolorifico in artriti, neuropatia diabetica, nevralgie post-herpetiche e del trigemino, sintomi post-mastectomia, cefalea a grappolo. I capsaicinoidi agiscono a livello dei ricettori del dolore, come desensibilizzanti dei recettori stessi agli stimoli dolorosi. Si può anche ipotizzare che la sensazione di “bruciore” prodotta dalla capsaicina stimoli il cervello a produrre endorfine, un oppiaceo naturale in grado di agire da analgesico e produrre una sensazione di benessere. Uno studio dell’Università di Grenoble dimostra, infine, che l‘uomo dotato di maggior quantità di testosterone, quindi più “maschio”, gradisce particolarmente il peperoncino nella dieta.