Mangiare sano e buono: per il 65% è più importante la qualità del prezzo

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VITDSicurezza alimentare, i controlli da effettuare non sono mai sufficienti. Oggi, infatti, è sempre più diffusa la necessità di una corretta e obiettiva informazione sull’identificazione della qualità di una produzione corretta, salutare e sostenibile del food, che vede l’Italia non solo leader nel settore alimentare in Europa, ma un’eccellenza a livello mondiale.

IL 65% DEI CONSUMATORI PRIVILEGIA LA QUALITA’

Dall’ultima indagine dell’organo della Commissione Europea Eurobarometro, “Eurobarometer: Europeans, agriculture and the Common Agricultural Policy” del 2012, si evidenzia che in fatto di sicurezza alimentare “la qualità e il prezzo sono considerati fattori ‘molto importanti’, rispettivamente per il 65% e il 54% degli intervistati”. Nonostante l’importanza del settore e i controlli sempre più accurati, la cronaca di sofisticazioni e truffe dimostra che gli accertamenti istituzionali non sono sufficienti a garantire la qualità, gli aspetti nutrizionali e salutistici del food, ed è raro che il consumatore venga orientato verso un consumo responsabile, un cibo sano e di qualità, ed un corretto fabbisogno nutrizionale e salutistico. Solo i carabinieri del Nas Nucleo Anti Sofisticazioni, per esempio, nel 2014 hanno effettuato circa 38mila controlli in materia di sicurezza alimentare. Nel 30 per cento dei casi sono risultate non conformità con 11 arresti e 12mila segnalazioni all’autorità giudiziaria. Qui, invece, la relazione la relazione del Ministero della Salute sulla vigilanza e sui controlli effettuati nel 2013.

LE TUTELE DEI CONSUMATORI E DEI PRODUTTORI IN UN CONVEGNO

E’ per fare il punto sul settore, proprio nell’anno dell’Expo dedicato al cibo, martedì 12 maggio si terrà a Roma, presso il Teatro Golden di via Taranto, dalle ore 15,00 il convegno “La qualità e la sicurezza alimentare per uno sviluppo sostenibile” organizzato dall’Istituto Valorizzazione Produttori Food (IVPR). Tra i temi che verranno affrontati: “I controlli sul food in Italia tra realtà e fantasia” da parte di Stefano Saccares (Ist. Zooprofilattico Sperimentale Regione Lazio), “Qualità e sicurezza alimentare: quali tutele?” con Pina Eramo (Confagricoltura), “Diritti e doveri dei consumatori per uno sviluppo sostenibile” con Renato Calì (Adiconsum) e “Poco, ma buono… ma soprattutto buono” con Andrea Golino (chef di Gambero Rosso Channel). L’ingresso è libero e gratuito.  L’IVPR ha come missione quella di garantire l’applicazione delle norme sul food, secondo un rigoroso disciplinare sviluppato in collaborazione con primarie Università, enti di ricerca e laboratori di analisi certificati, per promuovere in Italia e nel mondo le produzioni italiane sane, sostenibili e di qualità, orientando i consumatori verso una corretta alimentazione, coniugando in un percorso virtuoso le indicazioni scientifiche con la nostra cultura millenaria del cibo.

“La nostra associazione – sottolinea il presidente IVPR, Marco Germani – si propone quindi, con l’ausilio di esperti e associazioni nazionali ed internazionali, di valorizzare i produttori del food grazie alle nuove tecnologie e al potenziale offerto da internet, supportandoli verso una modalità distributiva che, con una selezione basata su analisi oggettive e l’eliminazione dei passaggi inutili, si traduca non solo in un vantaggio economico per il produttore ed il consumatore, ma faccia arrivare sulle nostre tavole, cibi sani e di qualità”.

Il metodo per riuscirci è quello di “tracciare un percorso virtuoso per i produttori italiani nell’improcrastinabile cammino da intraprendere, rappresentato dalla ricerca di una qualità che permetta un’internazionalizzazione nell’interesse dei consumatori, che da troppo tempo richiedono una tracciabilità accurata, del cibo buono e sano”. Il convegno, che si svolge con il finanziamento della Regione Lazio, si propone quindi di definire lo stato dell’arte sui controlli sul food in modo oggettivo evidenziando anche le eventuali carenze del Sistema Italia, alla luce di articoli e servizi televisivi che, per scopi meramente giornalistici o di audience, cavalcano alcune effettive inefficienze, in modo superficiale e non validabile a livello scientifico, creando solo il malumore dei produttori onesti e falsi allarmi nei consumatori.

Durante il convegno verrà presentata da Right Food un’analisi statistica relativa al consumo del food italiano in 45 paesi campione, che evidenzia le problematiche legate all’internazionalizzazione dei nostri prodotti, oltre a proposte di supporto ai piccoli produttori del food, per declinare in modo innovativo la nuova realtà rappresentata dalla Rete, arrivando in modo più efficiente, efficace e profittevole nei diversi Paesi, nel rispetto dei diritti del consumatore e del buon cibo. Questo per dimostrare che l’italian style a tavola non è solo quello della gigantesca macchina distributiva di Eataly ma anche del piccolo ma buono e genuino. Convegno

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