La dieta come rigoroso stile di vita: quando diventa una prigione mentale

Quante persone vivono nel dualismo tra dieta e non dieta? La riflessione della esperta in Dietistica e Nutrizione Clinica Federica Razzi

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Quanti pazienti vivono nel dilemma “dieta o non dieta” per tutta la loro vita alimentare? Sono sempre di più coloro che si impongono un regime strettissimo di osservanza di limiti, divieti e prescrizioni nelle modalità di alimentarsi. E’ un problema che, spesso, può minare il proprio equilibrio e la serenità della quotidianità.

Abbiamo chiesto di fare una riflessione sull’argomento alla dietista Federica Razzi, laurea in Dietistica e Nutrizione Clinica, specializzata in Disturbi del Comportamento Alimentare e Dietologia pediatrica, High Quality Doctor per il metodo DOCEO del controllo del peso, esperta di Nutrizione dello Sport e curatrice di dietologicamente.it. Ecco il suo contributo.

L’esperta in Dietistica e Nutrizione clinica, Federica Razzi

Dieta o non dieta? Quanti pazienti vivono questo dilemma per tutta la loro vita alimentare!
Periodi di dieta si alternano a periodi di non-dieta. Come se la vita alimentare fosse nettamente divisa in due: brava/non brava oppure dieta/non dieta oppure regime/libertà.
‘Se sono a dieta sono bravissima, se non lo sono faccio un casino!’. Questo tipo di mentalità, che potremmo definire dualistica, crea uno dei più importanti ostacoli al dimagrimento e, ancor di più al mantenimento del peso.

Se esiste una barriera che separa nettamente la dieta dalla libertà alimentare vuol dire che non ci sarà mai una sana, meravigliosa via di mezzo. La barriera determina una mancanza di libertà individuale: se sono a dieta seguo il ‘regime’, quindi non sono libera; se non sono a dieta seguo le voglie, la compulsione e quindi non sono libera comunque.

Vuol dire che se non sono a dieta, sicuramente la mia mente interpreterà quella fase come l’anarchia totale, come un ‘tutto è possibile’ come un ‘ora o mai più’.

Altro terribile effetto collaterale di questa mentalità: si crea automaticamente una ‘cattedratica’ lista di alimenti permessi (da dieta)/alimenti vietati (non da dieta).
Pensaci bene. Lo fai anche tu? Molto probabilmente si! E’ naturale in chi ha vissuto una ‘storia di diete’ importante. Soluzione? Cominciamo a buttare giù la barriera. Integriamo un po’ di dieta nella non dieta e viceversa. Concediamoci la libertà di scegliere verdura e frutta fresca in una condizione ‘goduriosa’ o la libertà di scegliere uno sgarro in una condizione di dieta“.

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