Le donne anziane che assumono integratori di calcio e che hanno una storia personale o familiare di ictus o di lesioni della sostanza bianca (WMLs) possono andare incontro ad un aumentato rischio di demenza, come suggerisce un nuovo studio. Fino a dodici volte in più. “Anche se è troppo presto per formulare raccomandazioni sulla base di queste nuove scoperte, i medici possono prendere in considerazione queste nuove informazioni nei pazienti più anziani che hanno avuto un ictus”, sottolinea il co-autore dello studio Silke Kern, medico e docente presso la Neuropsychiatric Epidemiology Unit and Clinical Neurochemistry Laboratory, Department of Psychiatry and Neurochemistry, Institute of Neuroscience and Physiology, University of Gothenburg, in Svezia.
UN’INDAGINE SU 700 DONNE
La ricerca è pubblicata online sulla rivista Neurology con il titolo “Calcium supplementation and risk of dementia in women with cerebrovascular disease”. “I medici dovrebbero valutare i pericoli e i benefici di ogni singolo paziente affetto o a rischio di malattia cerebrovascolare” segnala il dr Kern. Lo studio ha ricavato un campione dal Prospective Population Study of Women and H70 Birth Cohort in Gothenburg e ha incluso 700 donne tra i 70 e i 92 anni, controllate dal 2000 al 2005, 98 delle quali sono state trattate (supplementazione) con integratori di calcio che solitamente si somministra per fronteggiare l’osteoporosi. Non ci sono state differenze tra le donne che hanno preso questi integratori e quelle che non lo hanno fatto in termini di età, di punteggio Mini-Mental State Examination (MMSE), di istruzione e della maggior parte di fattori di salute.
Nel corso del quinquennio di controllo, 59 donne hanno sviluppato demenza. Rispetto alle donne che non hanno assunto integratori di calcio, quelle che li hanno ricevuti hanno avuto un rischio maggiore di sviluppare demenza (in una misura media del doppio ma anche fino a quattro volte superiore). C’era un rischio ancora più elevato per demenza associata ad ictus (demenza vascolare o malattia mista di Alzheimer/demenza vascolare) (mediamente quattro volte e mezzo superiore fino a un massimo di dodici volte).
VALUTARE ATTENTAMENTE IL SOGGETTO
Non si è notata alcuna relazione tra integratori di calcio e lo sviluppo di demenza nei partecipanti senza una storia di ictus. Anche se la frequenza di fratture era più alta nel gruppo che ha ricevuto gli integratori (40,8% contro il 20,8%) – e questa è presumibilmente la ragione del perché stavano prendendo calcio in più – non vi erano differenze nella demenza nei gruppi in cui i ricercatori hanno controllato l’osteoporosi associata alle fratture. Gli investigatori non hanno potuto prendere in considerazione l’impatto isolato della vitamina D sul rischio di demenza, perché la maggior parte degli integratori di calcio in Svezia sono combinati con vitamina D. Soli 14 partecipanti allo studio non hanno preso un integratore in combinazione.
“Gli effetti nocivi di integratori di calcio non sono pienamente compresi” ha detto il dr Kern ma ci sono diversi possibili meccanismi. Uno è che l’assunzione di integratori porta ad “un forte aumento” dei livelli di calcio sierico, che possono contribuire alla morte cellulare. I neuroni situati in aree di ipoperfusione caratteristici della WMLs e dell’ictus potrebbero essere particolarmente vulnerabili agli effetti tossici dati dai picchi di livello del calcio causate dagli integratori, sostiene Kern. Il dr. Kern ha notato differenze tra il calcio assunto nella dieta e quello contenuto negli integratori. Per esempio, ha detto, “con l’assunzione di calcio negli alimenti, non si vede il forte aumento dei livelli di calcio che si nota con gli integratori di calcio.” Come pure, ha detto, la dieta alimentare comporta dosi molto più basse di calcio che vengono consumati durante il giorno.
Lo studio è il primo a dimostrare il rischio di demenza nelle donne anziane che assumono integratori di calcio. “I medici possono considerare queste nuove informazioni e valutare ogni donna individualmente” sottolinea il dr Kern, aggiungendo che alcune donne possono avere bisogno di continuare a prendere integratori di calcio. Poiché la carenza di calcio contribuisce all’osteoporosi, è consigliabile per le persone anziane assumere da 1000 a 1200 mg di calcio al giorno. Tale assunzione attraverso la dieta da sola può essere difficile.
QUESTO E’ L’ESTRATTO DELLO STUDIO pubblicato su Neurology
Già QUESTA INDAGINE di un team misto franco-inglese aveva dimostrato che quelli vascolari sono fattori di rischio per l’insorgenza della demenza. Secondo QUESTO STUDIO condotto da un gruppo di ricercatori canadesi della Mc Master University un coktail di integratori e vitamine può contribuire notevolmente ad abbassare il rischio di demenza e Alzheimer. QUESTA RICERCA del Danish Dementia Research Centre di Copenaghen dimostra che l’attività sportiva riduce i rischi legati a quel tipo di patologia.
Se vuoi essere sempre aggiornato e questo articolo iscriviti al gruppo FACEBOOK SALUTEOKAY e invia un like