Bastano tre cucchiaini di miele al giorno per contrastare gli effetti del fumo sull’apparato cardiovascolare. Davvero, i danni prodotti nei fumatori dal tabacco potrebbero essere attenuati dalle virtù del miele? Sembrerebbe di sì, stando ai risultati ottenuti da un gruppo di ricercatori malesi che hanno passato al vaglio le proprietà antiossidanti del nettare ambrato.
GLI ANTIOSSIDANTI AUMENTANO NEL SANGUE
Secondo il team di studiosi della Universiti Sains in Malaysia, l’invecchiamento delle cellule cardiache, causato dal tabacco e all’origine di patologie cardiovascolari, potrebbe essere rallentato dall’introduzione delle molecole antiossidanti contenute nel miele.
Per giungere a questa conclusione, gli esperti hanno studiato l’effetto del consumo quotidiano di miele del Tualang per tre mesi (dodici settimane) da parte di un gruppo di volontari composto da 32 non fumatori e 64 fumatori cronici. Sono stati effettuati prelievi di sangue nei partecipanti allo studio prima e dopo l’esperimento per tracciare l’evoluzione dei loro livelli di antiossidanti. Si è evidenziato che quei fumatori che hanno consumato 20 grammi di miele al giorno, presentavano tassi di antiossidanti notevolmente aumentati rispetto all’inizio dello studio.
“I nostri risultati suggeriscono che il miele può essere utilizzato come integratore nelle persone esposte ai radicali liberi come il fumo attivo o passivo per proteggere o ridurre il loro rischio di sviluppare malattie cardiovascolari“, quindi concludono gli autori dello studio, riassunto nella relazione dal titolo “Tualang honey supplementation improves oxidative stress status among chronic smokers” pubblicata sulla rivista Toxicological & Environmental Chemistry. In buona sostanza il miele può essere consumato dai fumatori per ridurre la loro quota di stress ossidativo coinvolto nell’insorgenza di infarto miocardico, di ictus, o di malattia coronarica. Resta, naturalmente, tutto il capitolo dei tumori indotti dal consumo di tabacco, responsabile di quasi la metà di tutte le forme tumorali.
CHE COS’E’ IL MIELE DI TUALANG
Si tratta di un miele proveniente dalla fortesta pluviale della Malesia. In Italia si può comprare nelle farmacie più fornite. Studi clinici mostrano che questo miele multiflorale possiede proprietà antimicrobiche, antiinfiammatorie, antiossidanti ed antidiabetiche, oltre alle sue conosciute proprietà di guarigione delle ferite. Sembra inoltre efficace contro alcuni ceppi di batteri Gram negativi che possono infettare le scottature, proprietà conferita anche dalla sua acidità: il miele di Tualang, che ha un aspetto marrone scuro, presenta infatti un pH compreso tra 3.55 e 4.00. Il miele ha anche caratteristiche antimicrobiche, che sono attribuibili all’effetto osmotico sulle sostanze date dai suoi zuccheri e dalla sua attività perossidasica. Gli effetti antimicrobici sono dovuti anche alla presenza di sostanze non perossidasiche quali acidi fenolici, flavonoidi e isoenzimi. Inoltre il miele stimola la guarigione delle ferite diminuendo edema, infiammazione ed essudato che solitamente sono presenti in tutti i tipi di ferite; stimola la crescita delle cellule epiteliali e dei fibroblasti. Gli antiossidanti presenti nel miele sono i flavonoidi, acidi fenolici, aminoacidi, proteine e qualche enzima. Visto che il miele è ricco di fruttosio, presenta un basso indice glicemico e per questo viene raccomandato nei pazienti diabetici. Comunque un uso eccessivo di miele potrebbe determinare la resistenza epatica ed extraepatica all’insulina. Il miele di Tualang possiede un indice glicemico intermedio e quindi può venire consigliato ai pazienti diabetici in combinazione ad agenti ipoglicemici orali.