Carenze di vitamina D nei ragazzi e di Coenzima Q10 nelle donne sarebbero all’origine dell’emicrania. Sono le conclusioni di una ricerca condotta dallo statunitense Cincinnati Children’s Hospital Medical Center che confermano come la concomitanza di fattori genetici e ambientali siano responsabili della cefalea (IN QUESTO ARTICOLO tutti i consigli legati a questa patologia).
DIFFERENZE TRA I SESSI
I ricercatori hanno valutato i dati dei pazienti con emicrania. Nei dati, hanno valutato i livelli ematici basali dei pazienti per la vitamina D, la riboflavina, il coenzima Q10 e i folati. Dallo studio emerge che ragazze adolescenti e le giovani donne sofferenti di emicrania hanno più probabilità di soffrire della carenza di coenzima Q10 al basale rispetto ai ragazzi. Nel corso dello studio, si è dimostrato anche che la presenza di emicrania aumenta il rischio di malattie cardiache e di mortalità nelle donne. Nel caso dei ragazzi e dei giovani uomini, erano collegata ad una carenza di vitamina D. Coloro che soffrono di emicrania grave erano più inclini ad avere carenze di coenzima Q10 e di riboflavina rispetto a quelli che hanno sofferto di crisi intermittenti di emicrania.
Il ricercatore capo dello studio, la dottoressa Suzanne Hagler del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, ha specificato l’indagine è necessaria per poter scoprire se gli integratori vitaminici sono efficaci per pazienti con emicrania in generale. I pazienti indagati per la maggior parte assumevano farmaci antidolorifici e alcuni anche integratori. Ma pochissimi ricevevano le vitamine, quindi è stato difficile stabilire se il deficit di vitamina è la sicura causa di emicrania. Inoltre, in passato, studi effettuati sul legame tra emicrania e la carenza di vitamina non hanno emesso un verdetto definitivo. Un’alta percentuale di bambini, adolescenti e giovani adulti con emicrania sembrano avere carenze lievi di vitamina D, riboflavina e il coenzima Q10, sostanza presente in ogni cellula del corpo che viene impiegata per la produzione di energia, per la crescita cellulare e per la sua vita. “Sono necessari ulteriori studi per chiarire se la supplementazione di vitamina è efficace nei pazienti con emicrania, in generale, e se i pazienti con deficit lieve hanno maggiori probabilità di beneficiare di questi integratori” insiste Suzanne Hagler .
Gli studi sono stati presentati al 58 ° meeting annuale della American Headache Society a San Diego. La vitamina D (QUI TROVI tutte le informazioni), che è una vitamina liposolubile tipicamente assorbita attraverso la luce del sole, è contenuta nel pesce azzurro, nel formaggio e nei tuorli d’uovo, aiuta l’organismo a fissare il calcio e aumentare la crescita ossea. La riboflavina o vitamina B2 (IN QUESTI ALIMENTI), favorisce la produzione di globuli rossi e rilascio di energia dai carboidrati. Il Coenzima Q10, lavora per convertire zuccheri e grassi in energia. I folati (acido folico) è un’altra vitamina B, che si trova nei cereali integrali, ed è utile per la produzione di globuli rossi (IN QUESTO STUDIO l’importanza nella gravidanza). Tutte queste vitamine sono state collegate alla cefalea già in passato.
QUESTO E’ L’ESTRATTO della ricerca svolta presso il Cincinnati Children’s Hospital Medical Center.