Il numero di morti accertati dell’epidemia di Ebola, esplosa a marzo, è salito a 7.693 su un totale di 19.695 casi registrati di contagio nei tre Paesi dell’Africa occidentale colpiti. Lo rende noto il bollettino dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In Liberia ci sono 3.384 morti su 7.862 casi di contagio; in Sierra Leone i morti sono 2.655 su 9.203 contagi e in Guinea 1.654 sono morti su 2.630 contagiati. Fuori da questi tre Paesi, L’Oms registra 8 morti in Nigeria, 6 in Mali e uno negli Stati Uniti. Al momento l’unica ricerca sulle possibili origini dell’epidemia indica in un pipistrello il focolaio iniziale.
Intanto l’unico italiano colpito dalla malattia, il medico di Emergency ricoverato allo Spallanzani di Roma “è in via di guarigione”, come comunica la ministra della Salute ,Beatrice Lorenzin. “Da qualche giorno sto meglio – rassicura l’uomo attraverso un messaggio inviato dalla sua Ong – lentamente ho ripreso in mano il controllo del mio corpo, riesco a muovermi in autonomia; da qualche giorno ho iniziato a leggere qualcosa di ciò che è stato pubblicato a proposito della mia vicenda; in larga misura parole di conforto, di sostegno e augurali ma anche parole che possono essere giustificate solo dall’ignoranza”. “Ebola – conclude l’uomo – è un mostro terribile e temibile, ma sono convinto che la sconfitta di questo mostro dipenda in larga misura dal fronte che lo ostacola. Spero che questo fronte possa allargarsi e opporsi a Ebola in modo sempre più efficace”.
Infine, il Dipartimento francese della Salute specifica che nessun caso di infezione da virus Ebola è stato registrato in Marocco dall’inizio dell’epidemia. L’esame di uno studente della Guinea di 16 anni, entrato in Marocco l’11 dicembre per proseguire i suoi studi in una scuola di formazione intorno Agadir, il 23 dicembre scorso è risultato negativo.