Cancro del collo dell’utero: c’è la Settimana europea della prevenzione ma l’Italia si gira dall’altra parte

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In Europa dal 23 al 29 gennaio 2017 si tiene la Settimana della prevenzione del cancro della cervice uterina ma in Italia nessuno se ne accorge. Neanche gli organi sanitari nazionali. Eppure questa grave e pericolosa forma di cancro può essere evitata in 9 donne su 10 grazie allo screening del Pap-test.

30MILA MORTI L’ANNO IN EUROPA

Lo sostiene il francese Institut national du cancer (INCA) come parte di una nuova campagna di informazione su questa malattia che uccide ogni anno in Europa 30mila donne delle 60mila nelle quali si sviluppa la forma tumorale. Organizzata in occasione della Settimana europea di prevenzione e di screening del cancro del collo dell’utero, la campagna in Francia inizia lunedi 23 gennaio. 

L’obiettivo della campagna è di raggiungere il 40% delle donne tra i 25 ei 65 anni che non svolgono individualmente lo striscio vaginale ogni tre anni, come raccomandato dalle autorità sanitarie. Queste analisi aiutano ad identificare le lesioni precancerose e trattarle prima che si trasformino in cancro. Dal 1980 questi esami hanno già portato ad un calo significativo nel numero di nuovi casi di tumore del collo dell’utero. In Francia nel 2015, quel numero è stato di circa 3.000 secondo Inca, ma con un aumento di tumori gravi, con una conseguente diminuzione della sopravvivenza a 5 anni del 68% negli anni ’90 al 62% negli anni 2000.

IL PAP TEST FONDAMENTALE NELLA PREVENZIONE

Secondo le indagini epidemiologiche quasi una donna su due non effettua regolarmente il Pap-test dopo i 50 anni, perché è generalmente meno seguita dal ginecologo dopo la menopausa. Il tasso di prevenzione è molto insufficiente anche tra le donne molto povere che vivono in aree svantaggiate, situazione o che soffrono di malattie a lungo termine, anche se può “evitare 9 tumori su 10”.

I tumori del collo dell’utero sono causati principalmente da virus della famiglia del papillomavirus umano (HPV), il virus che si diffonde attraverso il sesso. Oltre screening del Pap-test, c’è anche un vaccino anti-HPV che evita le lesioni precancerose ed è raccomandato nelle ragazze da 11 a 14 anni, prima dell’inizio della vita sessuale. (Una via di trasmissione è anche il sesso orale, come indica QUESTO STUDIO)

In Italia il vaccino è somministrato gratuitamente (non è scevro da effetti collaterali, come segnala QUESTO DOCUMENTO dell’ente europeo Ema) ma si è fallita l’occasione di promozionare l’importanza dell’adesione allo screening offerta dalla Settimana europea della prevenzione del cancro della cervice uterina. La Settimana della Prevenzione del Cancro della Cervice uterina è stata lanciata nel 2007 da ECCA, European Cervical Cancer Association (QUI IL DETTAGLIO). Sin dalla prima edizione, sono state organizzate centinaia di migliaia di manifestazioni in tutta Europa. Il programma di quest’anno in Italia si presenta frastagliato e scoordinato. Eppure, come segnala QUESTO LAVORO, in Italia ogni anno si manifestano circa 3.500 nuovi casi, mentre una donna su 10.000 riceve una diagnosi di tumore della cervice in forma avanzata.

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