Allarme bronchiolite: a Roma 300 casi in un mese

Esplode in Italia l'epidemia di bronchiolite che i francesi indicano come"la più vasta e diffusa degli ultimi quattro anni"

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Esplode in Italia l’allarme bronchiolite, un’infezione virale acuta molto frequente che colpisce il sistema respiratorio dei piccoli, con maggiore prevalenza nei primi 6 mesi di vita e più incidenza nella stagione invernale. Nell’ospedale pediatrico d’eccellenza di Roma, il Bambino Gesù, sono state effettuate 300 diagnosi di bronchiolite in un mese. Casi mediamente più gravi se raffrontati con lo scorso anno.

UN ALERT GIA’ LANCIATO DALLA FRANCIA

A fornire i dati è il responsabile della Pediatria dell’Emergenza: aPronto Soccorso del Bambino Gesù sono 300 le diagnosi effettuate dal 4 dicembre al 3 gennaio, con un picco di concentrazione nei giorni successivi a Santo Stefano. Questo è attribuibile a un ritardo dell’arrivo della stagione fredda, con temperature più elevate rispetto alla media di quelle stagionali. Si registra un incremento delle forme più importanti rispetto ai dati dello scorso anno – 60% di codici gialli, contro il 51% dello scorso inverno – in relazione a una maggiore circolazione del virus respiratorio sinciziale (VRS) e per le coinfezioni di altri virus respiratori, tra cui quello influenzale che potrebbe essere contrastato utilizzando la specifica vaccinazione. ricoveri per bronchiolite costituiscono il 52% dei casi diagnosticati (1 bambino su 2). Una quota non indifferente di lattanti ricoverati è costituita da pazienti “fragili”, ossia con patologie croniche preesistenti, che possono andare incontro alle forme più severe. BRONCHIOLITE

L’allarme sulla particolare morbosità dell’annata è stato lanciato nei giorni scorsi dalla Francia, Paese nel quale la bronchiolite è monitorata attraverso QUESTO servizio epidemiologico dedicato. Valutando le statistiche i medici d’Oltralpe hanno sentenziato che “l’ epidemia in questa stagione è la più vasta e diffusa rispetto agli ultimi quattro anni”. In Italia già l’anno passato la bronchiolite era stata particolarmente diffusa e aggressiva COME SEGNALA QUESTO ARTICOLO.

ATTENZIONE AI BIMBI SOTTO I SEI MESI

Il patogeno più coinvolto è il virus respiratorio sinciziale (VRS). L’infezione, particolarmente frequente nel periodo invernale, è secondaria a una trasmissione che avviene primariamente per contatto diretto con secrezioni infette. La fase di contagio dura tipicamente da 6 a 10 giorni. Generalmente esordisce con febbricola e rinite; successivamente possono comparire tosse, che si aggrava gradualmente, e difficoltà respiratoria – più o meno marcata – caratterizzata da un aumento della frequenza respiratoria e rientramenti intercostali. Il più delle volte si risolve spontaneamente e senza conseguenze. Tuttavia, in alcuni casi, può rendersi necessario il ricovero, specialmente al di sotto dei sei mesi di vita. In bambini così piccoli è spesso presente un’ipossiemia (riduzione dell’ossigeno nel sangue) più grave rispetto allo stato generale del bambino e può osservarsi una disidratazione più o meno severa a causa della perdita idrica determinata dallo sforzo respiratorio. Inoltre, nei pazienti con storia di prematurità o di età inferiore alle 6 settimane di vita, è aumentato il rischio di apnea e ne vanno pertanto monitorizzati i parametri cardio-respiratori. QUI TROVI  i consigli dei medici del Bambino Gesù.

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