Pioppo, robinia e platano ma anche olivo, betulla, castagno e noce: sono alcuni degli alberi che, attraverso i loro fiori, possono determinare forme allergiche anche gravi fino a sfociare nell’asma. Basta consultare un foglio riguardante le prove cutanee necessarie per stabilire le diverse forme di allergia verso le quali sono sensibili pazienti che ne soffrono.
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La lista di alberi i cui fiori possono essere nocivi per gli organismi sensibili è lunga e consolidata. Ne fanno parte essenze presenti non solo nelle campagne e nei boschi ma anche quelle impiegate come alberate stradali delle nostre città. L’esperienza clinica, tradotta poi nei prick test ovvero nelle prove cutanee alle quali sono sottoposti gli allergici, ne presentano una lunga lista sulla quale indaghiamo in questo articolo.
Nelle prove allergologiche gli antigeni stagionali oltre alle erbe graminacee si può risultare positivi anche ai fiori di diversi alberi: ecco quali e in quali periodi
Il quadro è quello degli allergeni stagionali ovvero di quelle sostanze, in particolare i pollini, che, liberate nell’aria solo in alcuni periodi dell’anno, raggiungendo le persone sensibili possono suscitare reazioni allergiche che vanno dalle riniti, alle congiuntiviti, a forme eritematose fino a pesanti attacchi d’asma.
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Vediamo, allora, quali sono questi alberi e, tra parentesi, il periodo nel quale fioriscono rappresentando un pericolo per la salute di chi soffre di allergie. Ovviamente, va sottolineato che il periodo di fioritura può essere influenzato da diversi fattori climatici quali l’umidità, l’intensità delle piogge e il freddo. Pertanto questo può variare a seconda delle zone e degli anni. Per questi motivi può risultare estremamente utile che la persona allergica ai pollini consulti il calendario di fioritura aggiornato della propria regione.
Betulla (metà di marzo)
Nocciolo (da gennaio a marzo)
Ontano (da maggio a giugno)
Olivo (da marzo-aprile a giugno)
Platano (da marzo a maggio)
Cipresso (da gennaio a maggio)
Ginepro (da aprile a maggio)
Pino (da aprile a giugno)
Acace/Robinia (da febbraio a luglio)
Quercia (da aprile a giugno)
Noce (da aprile a maggio)
Castagno (da fine maggio a fine giugno)
Acero (da aprile a maggio)
Gelso (aprile)
Olmo (da febbraio a marzo)
Ippocastano (da aprile a maggio)
Pioppo (da marzo a settembre)
Salice (da marzo a settembre)
Tiglio (da maggio a luglio)
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Se una persona risulta allergica ad alberi da frutto, è importante ricordare che va evitato il rischio di una reazione incrociata ovvero a una reazione che somma il consumo alimentare di quel frutto con l’inspirazione del suo polline. Può essere il caso, ad esempio, della noce, dell’olivo, del castagno.
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