Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, e Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, si sono vaccinati contro l’influenza. E lo hanno fatto, oltre che per difesa personale dagli effetti dell’epidemia, anche per lanciare un messaggio: “Il vaccino ti rende più forte”, come recita la campagna avviata dalla Regione sui mezzi pubblici e, presto, persino sulle fiancate delle ambulanze.
L’IMPORTANZA DELLA CAMPAGNA ANTINFLUENZALE
Sono già 650mila le persone che si sono vaccinate nel Lazio, come riferisce Zingaretti. «Per fortuna quest’anno la campagna del vaccino antinfluenzale sta andando bene, grazie alla sensibilizzazione da parte dei medici e al dibattito contro le paure – commenta il Governatore – Bisogna continuare perchè far calare il numero di persone vaccinate è rischioso per le persone e per la comunità». Ovviamente è importante anche adottare comportamenti che possano limitare i rischi del contagio. Zingaretti e Lorenzin si sono fatti vaccinare presso l’ospedale “G.B. Grassi” di Ostia, nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo Dipartimento d’Emergenza realizzato per il Giubileo. A somministrare il vaccino antinfluenzale è stato il dottor Fabio Valente, medico di medicina generale di lungo corso.
Entrambi gli amministratori hanno rinnovato «l’appello a vaccinarsi perchè si evitano pericoli per le persone e comunità e si evita che le strutture sanitarie si riempiano per problemi che si potrebbero evitare».
MOBILITARSI NUOVAMENTE CONTRO L’AIDS
La cerimonia è coincisa con la Giornata Mondiale della lotta all’Aids. «Oggi è la giornata per la battaglia all’Aids: dobbiamo fare nuove campagne di sensibilizzazione sulle malattie sessualmente trasmissibili perchè non è finita, nessuno si illude che sia finita» ha sottolineato la ministro Lorenzin spiegando che «abbiamo casistiche che purtroppo sono estremamente negative». «Non solo si continua a contrarre l’Hiv ma alcune persone arrivano in ospedale quando la malattia è conclamata. Non si fanno le analisi, lo screening, persone che hanno comportamenti a rischio non si controllano. Non solo quindi bisogna proteggersi ma bisogna fare anche le analisi», ha concluso. Considerando anche che nuovi ceppi di HIV sembrano più pericolosi di quelli precedenti.
Per essere aggiornato, iscriviti al gruppo FACEBOOK SALUTEOKAY