Il fumo di sigaretta è responsabile di quasi la metà di tutti i decessi per dodici tipi di cancro registrati nel 2011 negli Stati Uniti. Nonostante nell’ultimo mezzo secolo il numero di fumatori sia passato dal 42% della popolazione del 1964 al 18% del 2014.
POLMONI, BRONCHI E TRACHEA GLI ORGANI PIU’ COLPITI
A rivelare il drammatico dato epidemiologico è lo studio “Deaths Due to Cigarette Smoking for 12 Smoking-Related Cancers in the United States” pubblicato il 15 giugno 2015 sulla rivista JAMA Internal Medicine. Secondo la ricerca, in USA il 48,5% dei circa 346.000 decessi annui attribuiti a uno dei dodici tipi di cancro tra gli adulti ultra 35enni sono conseguenti al fumo, specificano gli studiosi. Nel gruppo, la quota maggiore di decessi legati al tabacco (74,9% pari a 129.799 unità) è risultato il tumore al polmone, ai bronchi e alla trachea. Per quanto riguarda i tumori della laringe, essi rappresentavano l’1,7% o 2.856 casi.
“Anche la metà circa delle morti per cancro della cavità orale e dell’esofago, è stata provocata dal consumo di tabacco” sono le conclusioni dei ricercatori, tra cui Rebecca Siegel della American Cancer Society di Atlanta, uno dei principali autori. “Il fumo di sigaretta continua ad essere responsabile di un gran numero di morti a causa di tumori multipli, nonostante 50 anni di riduzione del suo consumo”, osserva lo studio.
OBIETTIVO PRIMARIO: CONTRASTARE ANCORA DI PIU’ IL FUMO
E’ evidente, dunque, la necessità che si facciano ulteriori progressi nel ridurre il tasso di mortalità di questi tumori e delle gravi malattie provocate dal fumo con misure ancora più forti e mirate per controllare i prodotti del tabacco e incoraggiare i fumatori a smettere. In Europa è in corso una campagna che si avvale anche dell’uso di un’app gratuita da scaricare per smettere di fumare in tre mesi, l’iCoach. Gli autori fanno anche notare alcuni limiti relativi ai risultati della loro ricerca. I gruppi rappresentati erano meno diversificati sotto il profilo razziale e con i livelli più elevati di istruzione rispetto alla media della popolazione degli Stati Uniti: ciò, evidentemente, esclude quei gruppi di persone tra le quali la diffusione della sigaretta è elevata. Inoltre, l’analisi copre solo le sigarette non altri prodotti del tabacco, come sigari o tabacco da masticare.
Più di 20 milioni di americani sono morti prematuramente a causa del fumo negli ultimi 50 anni, secondo l’ultimo rapporto di Medicina Generale degli Stati Uniti nel corso di quest’anno. Nonostante i progressi che hanno ridotto al 18% la quota di popolazione degli Stati Uniti che fuma oggi, contro il 42% del 1964, ancora 443.000 americani muoiono ogni anno per malattie legate al fumo. L’Organizzazine Mondiale della Sanità OMS stima che ogni anno 16 milioni di vite siano perdute nel mondo per causa dell’abuso di tabacco, di zucchero e di alcol.