Dopo 25 anni d’uso, l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, spiega che la principale fonte di mercurio e di BPA (bisfenolo A) nel corpo proviene dalle amalgame dentali, e che alti livelli di queste sostanze possono essere tossici. Un recente studio condotto presso l’Università della Georgia (USA), pubblicato sulla rivista online Ecotoxicology and Environmental Safety con il titolo “Associations of blood mercury, inorganic mercury, methyl mercury and bisphenol A with dental surface restorations in the U.S. population”, oltre le otto otturazioni al mercurio, il tasso osservato nel sangue potrebbe essere pericoloso.
DANNI PER IMMUNITA’, RENI, CUORE E POLMONI
I ricercatori hanno studiato i livelli di mercurio metile, la forma più tossica del metallo, nel sangue di 14.703 persone tra il 2003 e il 2012. Il BPA è stato invece cercato nelle urine dei soggetti sotto esame. Hanno poi osservato che per quelli con otto otturazioni, il tasso era due volte e mezza superiore alla media, e rappresentava un limite da non superare per evitare problemi di salute. Ora, se è vero che negli Stati Uniti un adulto ha una media di tre otturazioni dentali, è anche statisticamente provato che sarebbe un quarto della popolazione ad aver trattato più di undici carie, il che presenta un serio rischio per la salute a lungo termine. Sistema immunitario, reni, cuore, polmoni, cervello ed altri organi: la tossicità del mercurio è svariata sul corpo anche a basse dosi. Ma questo materiale per le otturazioni è considerato momentaneamente dai dentisti come il migliore disponibile sul mercato, di durata eccezionale, fino a 30 o 40 anni. Esso rappresenta, ad esempio, circa il 70% del mercato francese.
“L’esposizione al mercurio dalle otturazioni dentali non è una nuova preoccupazione, ma gli studi condotti finora erano stati di portata limitata e avevano prodotto risultati contrastanti”, ha spiegato Xiaozhong Yu, direttore della ricerca presso il Department of Environmental Health Science, e uno degli autori di questo studio che solleva alcune domande tra i dentisti. Da sempre si teme che il consumo di un certo tipo di pesce, quello pelagico, comporti un’assunzione pericolosa di mercurio. QUESTA RICERCA smentisce questo pericolo.
QUESTO E’ L’ESTRATTO dello studio condotto in Usa.
LA MORATERAPIA
A Roma un medico, il dottor Roberto Giacomozzi dello studio di Medicina integrata, da anni applica questo principio suggerendo ai pazienti la sostituzione delle amalgame dentarie a base metallica con altre soluzioni con materiali inerti disponibili sul mercato. L’individuazione di un’eventuale tossicità a carico dell’organismo viene individuata mediante un apparecchio specifico, il Mora Super. L’apparecchio di Moraterapia (ideato dal dr. Morell e dall’ingegnere Rasche all’inizio degli anni 70) offre una nuova visione della malattia e del malato perché è l’unico apparecchio che non fa uso di alcun farmaco ma sfrutta solo le frequenze elettromagnetiche del malato per curare la malattia. E’ un metodo completo di diagnosi e terapia, soprattutto verso le intolleranze e le allergie alimentari basato sull’utilizzo delle frequenze elettromagnetiche proprie del paziente. Il Mora è senz’altro l’apparecchio più rappresentativo ed efficace della nuova tecnica della Biorisonanza. Il test con l’apparecchio di Moraterapia (assolutamente non invasivo e totalmente indolore) viene effettuato appoggiando un puntale sferico su un dito di una mano del paziente, mentre l’altra mano tiene un manipolo metallico: questo crea un debolissimo flusso di corrente, che veicola delle informazioni bioelettriche. E’ così possibile porre una diagnosi secondo la Medicina Funzionale e impostare una terapia corretta.
Tra le funzioni possibili si può, quindi, diagnosticare un eventuale carico tossico dell’organismo e scovare intossicazioni da metalli pesanti (mercurio, piombo, nichel e moltissimi altri), pesticidi, vernici, veleni, farmaci presenti nell’organismo del paziente.