Salmonella, ritirate e distrutte 21 tonnellate di uova

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Uova contaminate da salmonella enteritidis e per questo non adatte al consumo umano per il rischio di epidemia. Quindi ritirate dal commercio e distrutte.

E’ il destino delle uova prodotte dalla Avicola Peligna di Margiotta Mario nell’azienda di Contrada  San Martino a Raiano in provincia de L’Aquila. Controlli igienico sanitari sui lotti prodotti il 21 e 22 luglio 2018 (lotti 21-22-0718) recanti data di scadenza 19 agosto 2018 hanno rilevato la presenza di salmonella enteriditis. Il quantitativo di uova interessate dalla misura cautelativa è ingente: si tratta di oltre 21 tonnellate esattamente 21.600 kg. Tutte sono state ritirate dalla vendita e distrutte.

La salmonella enteritidis è un agente batterico non tifoideo responsabile di salmonellosi, all’origine più della metà del totale delle infezioni gastrointestinali ed è una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario).

Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione, ma talvolta l’infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero.

I dietologi suggeriscono di evitare il consumo di uova crude (al cucchiaio, allo zabaione, alla maionese e in alcuni dolci) e di preferire quelle cotte.

Questo è l’allerta sulle uova alla salmonella lanciato dal Ministero della Salute.

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