L’abuso di tabacco, zucchero e sale costa 16 milioni di vite l’anno

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ENERGY.DRINK1Milioni di vite saranno perse ancora prematuramente ” se tutti i Paesi non implementeranno la prevenzione nell’alcool, nel tabacco e nella sana nutrizione. Lo sostiene la dottoressa Margaret Chan, direttrice generale dell’Organizzazione mondiale della sanità OMS, struttura che ha lanciato l’allarme “Noncommunicable diseases prematurely take 16 million lives annually, WHO urges more action“. “La comunità internazionale ha la possibilità di cambiare il corso delle malattie non trasmissibili” aggiunge. “Investendo tra uno e tre dollari l’anno a persona, i Paesi potrebbero ridurre notevolmente il numero di pazienti e di morti per malattie non trasmissibili.” Nel 2000, 14,6 milioni di persone erano morte prematuramente a causa di malattie non trasmissibili, ovvero per mancanza di prevenzione. Questa cifra è aumentata e ha raggiunto quota 16 milioni nel 2012, evidenzia l’OMS. Le morti precoci da malattie non trasmissibili potrebbero essere evitate attraverso politiche anti-fumo, anti-alcol e in favore dello sport e dell’attività fisica.

PERICOLI DAL TABACCO, DALLO ZUCCHERO E DAL SALE

Sulla lotta al tabagismo l’OMS ha lanciato nel 2013 un piano d’azione con l’obiettivo di ridurre del 25% tra il 2013 e il 2020 il numero di morti premature. Alcuni paesi hanno già raggiunto risultati notevoli. In Turchia, per esempio, il numero dei fumatori è diminuito del 13,4% tra il 2008 e il 2012, a seguito dell’aumento dei prezzi del tabacco e le avvertenze sui pacchetti di sigarette. Il recente aumento di 20 centesimi dei pacchetti di sigarette attuato in Italia per ragioni fiscali, potrebbe facilitare questo obiettivo. Inoltre, sempre in Italia, 24 società scientifiche di Sanità Pubblica hanno dato vita ad un manifesto per la promozione ed il sostegno di una strategia endgame del tabagismo in Italia, il Tobacco endgame i cui obiettivi sono stati fatti propri recentemente dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. In Ungheria il consumo di bevande zuccherata è diminuito del 30% in media, dopo aver tassato i prodotti ipercalorici contenenti zucchero. Infine, Argentina, Brasile, Cile, Canada, Messico e Stati Uniti hanno lanciato campagne per ridurre il contenuto di sale negli alimenti, anche se studi recenti lo hanno in parte riabilitato la necessità di un’equilibrata introduzione giornaliera.

OBIETTIVO PUNTATO SUI PAESI A MEDIO E BASSO REDDITO

L’OMS incoraggia in particolare i paesi a medio reddito a perseguire tali politiche, laddove soprattutto le morti per malattie non trasmissibili sono superiori a quelle per patologie infettive. Sono sei i Paesi che presentano tassi molto elevati di morte prematura: Afghanistan, Fiji, Uzbekistan, Kazakistan, Mongolia e Guyana. Inoltre, quasi i tre quarti di tutti i decessi dovuti a malattie non trasmissibili, 28 milioni, si verificano nei paesi a basso e medio reddito.

3 DOLLARI A PERSONA PER SALVARE 16 MILIONI DI VITE

Per l’OMS, i costi delle campagne per ridurre le morti premature sono stimati in 11,2 miliardi di dollari l’anno, un investimento annuo compreso tra uno e tre dollari a persona. Un costo bassissimo che ha il vantaggio di fronteggiare malattie come il cancro, il diabete e i problemi respiratori e cardiaci. Infine, dall’OMS si ribadisce l’estrema preoccupazione per il danno provocato dall’obesità infantile, che volge verso lo sviluppo di malattie cardiovascolari, ipertensione e malattie associate con l’osteoartrosi. I danni potrebbero essere evitati da semplici programmi di formazione su una dieta equilibrata. Attualmente si calcola che siano 42 milioni di bambini sotto i cinque anni afflitti da obesità nel mondo. E’ dei primi giorni del 2015 il lacio della campagna “Giro di vita” contro l’obesità infantile da parte del Ministero della Salute.GIRODIVITA

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