L’invasione dei device nella vita dei bambini va frenata e tenuta sotto controllo. Già quattro anni fa, nel 2011, preoccupati per la crescente presenza degli schermi intorno ai bambini, l’American Academy of Pediatrics (AAP) aveva sconsigliato di consentirne l’uso ai bambini con meno di due anni ed aveva sostenuto che l’uso di un tempo massimo di esposizione fosse di due ore al giorno per i bambini. Da allora, nel frattempo, televisione, smartphone, pc, tablet e videogiochi sono diventati onnipresenti nella vita quotidiana dei bambini. E per questo motivo l’AAP ha deciso di rinnovare e rivedere queste raccomandazioni.
LE STRATEGIE PER BLOCCARE L’INVASIONE
Tutto è partito da una costatazione oggettiva sottolineata nel rapporto dell’Academy: “Oltre il 30% dei bambini americani gioca su un dispositivo mobile, anche se indossa ancora i pannolini” e “quasi il 75% degli adolescenti tra 13 e 17 anni ha uno smartphone ed il 24% di loro ammette di farne un uso continuo“. Di fronte a questa situazione, semplici regole semplici possono consentire ai genitori di evitare che l’esposizione dei loro figli ai diversi tipi di schermo e che possano danneggiare la salute e il loro sviluppo. E’ noto, per esempio, che con l’abuso di device cresce l’insonnia o che i bambini che guardano troppa televisione c’è una predisposizione a diventare vittime di bullismo o anche che piccoli e gestanti devono evitare gli ambienti wi-fi.
Più che un limite di utilizzo dei vari dispositivi coinvolti (da un’ora a due al giorno), l’Academy nella sua relazione “Media and children“, consiglia di adattarsi alle esigenze dei giovani, proteggendoli. Infatti, i pediatri consigliano ai genitori di limitare il tempo trascorso davanti allo schermo magari guardando la TV con loro ma anche educandoli all’uso dei media non elettronici, come ad esempio, i giornali o i libri.
Inoltre, l’associazione raccomanda ai genitori di stabilire in casa settori “screen-free” in cui gli strumenti tecnologici saranno banditi, in particolare nelle stanze dei bambini. E di sviluppare comportamenti accoppiati con i riflessi condizionati (come spegnere la televisione durante i pasti) permettendo di preservare certi momenti.