Bronchiolite, epidemia alle porte dell’Italia

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NEONATIAllarme da parte delle autorità sanitarie francesi sulla diffusione della bronchiolite, un’infezione virale molto comune in inverno in bambini sotto i due anni d’età. Dal 1° settembre, l’Istituto di sorveglianza sanitaria (VS) transalpino ha contato 25mila visite d’emergenza a livello nazionale per i piccoli sotto i due anni, secondo i dati forniti da 530 ospedali che partecipano alla sorveglianza OSCOUR (Organisation de la surveillance coordonnée des urgences).

L’attuale situazione epidemiologica dimostra che nei bambini di meno di 2 anni, il ricorso quotidiano ai servizi di emergenza per bronchiolite continua ad aumentare. L’epidemia è partita prima e più intensamente dall’Ile de France, la regione centrale comprendente Parigi, rispetto alle altre regioni, con il picco registrato la settimana scorsa e un numero massimo di casi superiore a quello osservato nel corso degli stessi periodi nel 2012 e nel 2013. In altre regioni, l’epidemia è ancora in ascesa.

Da settembre, tra i bambini di meno di 2 anni che sono stati ospedalizzati per bronchiolite, il 61% era di sesso maschile e il 51% aveva meno di 6 mesi. La bronchiolite in Francia colpisce ogni anno quasi il 30% dei neonati. La malattia inizia con il freddo e peggiora rapidamente provocando segni di difficoltà respiratorie. Il bambino spesso si rifiuta di mangiare. La fisioterapia respiratoria è spesso prescritto per aiutare i bronchi.

COME COMPORTARSI

In caso di sospetto è bene che il piccolo sia visitato dal pediatra. La bronchiolite è un’infezione virale acuta del sistema respiratorio che interessa le piccole vie aeree dei bambini di età inferiore a due anni. Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è il patogeno respiratorio che più frequentemente infetta i bambini nei primi tre anni di vita. È particolarmente frequente nel periodo invernale; un’elevata percentuale di queste infezioni (10 – 40%) colpisce le basse vie respiratorie (bronchiolite – polmonite), specialmente nei bambini di età compresa tra 1 e 6 mesi. La trasmissione avviene primariamente per contatto diretto con secrezioni infette. La prima fase della malattia è caratterizzata da rinorrea, tosse e febbre ed è indistinguibile da quella di altre infezioni virali delle prime vie aeree. Progredendo, le malattie diventano evidenti tachipnea, rientramenti intercostali, sibili e/o rantoli crepitanti: ciascuna fase impiega tre-quattro giorni per svilupparsi. La presenza e l’entità della febbre sono variabili e possono inoltre essere presenti otite media, congiuntivite e faringite. Il rischio di apnea è aumentato nei pazienti con storia di prematurità o di età inferiore alle 6 settimane di vita: è pertanto indicato monitorizzare i parametri cardio-respiratori.

La bronchiolite è una malattia di solito che si risolve spontaneamente, pertanto il suo decorso è modificato in minima parte dalle terapie. Il trattamento è quindi essenzialmente di supporto, sebbene alcuni bambini possano trarre beneficio da terapie antivirali.

Nel trattamento della bronchiolite gli specialisti si orientano attraverso le linee guida basate sull’evidenza prodotte dal Cincinnati Children’s Hospital.

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