Dimagrire facendo ricorso a strumenti che non siano quelli canonici della dieta misurata e dell’attività motoria è una “scorciatoia” che in tanti intraprendono, magari chiedendo aiuto a sostanze e prodotti presentati come “naturali”. L’aiutino consente di ridurre lo stress legato alle privazioni a tavola e, al tempo stesso, ci convince di poter ottenere risultati in poco tempo senza mettere a rischio la salute.
Lo statunitense National Center for Complementary and Integrative Health (Nccih), ha deciso di fare luce sulle sostanze e le metodiche complementari per ridurre peso, molto in voga negli Usa come in Italia. La nota “Weight Control and Complementary and Integrative Approaches” affronta il tema concludendo che “nonostante molti prodotti promettano risultati rapidi, spesso non sono disponibili prove sufficienti per stabilirne l’efficacia e la sicurezza”.
LA REALTA’ DEGLI INTEGRATORI A PORTATA DI MANO
In Italia come negli Usa i prodotti naturali commercializzati per la perdita di peso, sono disponibili nei supermercati, nelle farmacie, nei negozi di alimenti naturali e su Internet. Anche se i pazienti possono essere tentati dalle rivendicazioni “tutto e subito” di questi prodotti, per la maggior parte di queste metodiche non si sono dimostrate sicurezza o efficacia. Le preoccupazioni sulla sicurezza dei prodotti naturali comprendono la possibilità di interazioni farmacologiche, tossicità diretta, e la contaminazione di integratori con agenti farmaceutici attivi. Anche se vi è una diffusa percezione del pubblico che gli agenti botanici e tradizionali compresi negli integratori alimentari possano essere visti come sicuri, è evidente che questi prodotti portano gli stessi pericoli degli altri composti farmacologicamente attivi. Ci sono alcune prove emergenti suggeriscono che alcuni approcci mente e del corpo, come la meditazione e lo yoga, possono essere utili complementi ad altri interventi di perdita di peso.
Così per dare una risposta autorevole, gli esperti del Nccih hanno raccolto tutti gli studi, laddove sono disponibili, riguardanti le principali pratiche alternative per dimagrire. Questi alcuni dei prodotti esaminati.
ACAI
I prodotti a base di bacche di Acai sono diventati popolari negli Stati Uniti, dove sono stati commercializzati come rimedi tradizionali per scopi dimagranti e anti-invecchiamento, ma non ci sono prove scientifiche definitive a sostegno di tali affermazioni.
ARANCIO AMARO
Nel complesso, sono stati pubblicati solo un paio di piccoli studi sull’ arancio amaro, e le prove sono insufficiente per sostenerne la validità per scopi sanitari.
EFEDRA
Ci sono poche prove sull’efficacia di efedra, fatta eccezione per la perdita di peso a breve termine. Tuttavia, nel 2004, la FDA ha vietato la vendita degli Stati Uniti di integratori dietetici contenenti efedra dopo aver constatato che questi integratori avevano un rischio irragionevole di infortunio o malattia, soprattutto di complicazioni cardiovascolari fino a produrre il rischio di morte. (Nota: il divieto non si applica ai rimedi tradizionali a base di erbe cinesi o di prodotti come tisane regolamentati come alimenti convenzionali.)
TE’ VERDE
Non ci sono dati attendibili sufficienti per determinare se il tè verde possa aiutare nella perdita di peso.
HOODIA
Non ci sono prove scientifiche affidabili per supportare l’uso di Hoodia per qualsiasi condizione. Non ci sono studi clinici finora pubblicati.
MEDITAZIONE
Ad oggi ci sono solo pochi studi sugli effetti della meditazione come componente di programmi di perdita di peso, ma il metodo è intrigante e la ricerca è in corso.
YOGA
In generale, i programmi di yoga terapeutici possono essere spesso efficace nel promuovere la perdita di peso e sono un intervento potenzialmente di successo per il mantenimento del peso e per la prevenzione dell’obesità.
ECCO LA PAGINA con le indicazioni in lingua inglese della statunitense Nccih, istituto che in QUESTO DOCUMENTO affronta il tema riguardo a ben 25 integratori, dall’Androstenedione alla Vitamina E.