Bruttissima influenza ma il vaccino non basta

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INFLUENZA2Si impenna il numero di persone tenute a letto dall’influenza e dagli Usa arriva un allarme: il vaccino funziona poco e c’è bisogno di integrarlo con farmaci antivirali. L’epidemia in Italia si sta diffondendo in modo vertiginoso, come segnala la rete nazionale Influnet del Ministero della Salute: il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 239.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 1.031.000 casi. La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un brusco aumento del numero di casi; Marche e Veneto le regioni maggiormente “ammalate”.

Durante la prima settimana del 2015, 671 medici sentinella della rete nazionale Influnet hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell’incidenza totale è pari a 3,93 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 10,34 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 5,52 nella fascia 15-64 anni a 3,68 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 2,13 casi per mille assistiti.

VACCINARSI TUTTI ANCHE SE BISOGNA AGGIUNGERE ANTIVIRALI

Dai Centers for Disease Control and Prevention CDC intanto arriva una raccomandazione diretta ai meduici statunitensi e, di riflesso, a quelli del resto del mondo. Si suggerisce di adottare un maggiore ricorso ai farmaci antivirali come il Tamiflu e Relenza, in relazione al fatto che il vaccino introdotto offre una protezione ridotta contro i ceppi di influenza dominante . Secondo il CDC, l’uso dei farmaci antivirali come il Tamiflu è consigliato perché i vaccini contro l’influenza “non sono riusciti ad affermarsi molto efficaci contro il virus H3N2 di questa stagione influenzale”. Il corpo sanitario ha inoltre affermato che l’ultimo ceppo influenzale è piuttosto brutto e più pericoloso per i gruppi ad alto rischio, compresi i bambini, le donne incinte e gli anziani. Gli esperti di salute hanno raccomandato comunque la vaccinazione contro i ceppi di influenza, in particolare dei soggetti appartenenti a gruppi ad alto rischio. “Se gli antivirali sono somministrati al momento giusto in aggiunta all’azione del vaccino, si può diminuire la durata dell’influenza nel paziente malato “. Questa stagione influenzale è diffusa in ben 46 Stati (in aumento rispetto alla scorsa settimana nella quale erano 43); anche se l’influenza è in declino in alcuni stati, è in aumento in altri, secondo il CDC.

ATTENZIONE ALLE COMPLICANZE

Le complicanze dell’influenza vanno dalle bronchiti, broncopolmoniti e polmoniti virali e batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (ad esempio malattie croniche dell’apparato cardiovascolare o respiratorio), alle sinusiti e alle otiti (queste ultime soprattutto nei bambini).

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