Suicidio nei giovani, scuola ed esami responsabili in un caso su quattro

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Lo stress relativo agli esami e alla scuola sarebbe la principale causa di suicidio tra i giovani sotto i 20 anni. Questa è la conclusione di uno studio condotto da ricercatori britannici, che hanno cercato di capire quali fattori potrebbero spingere questa categoria della popolazione di suicidarsi.

LO STRESS PER LO STUDIO AL PRIMO POSTO 

I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati nell’articolo “Suicide in children and young people in England: a consecutive case series” della rivista The Lancet Psychiatry. Per la loro indagine, i membri della Manchester University sono stati in grado di raccogliere i dati sui precedenti di 130 giovani che hanno commesso il suicidio. Un lutto, problemi di relazione, la depressione, problemi di salute fisica a lungo termine (tra cui l’asma e l’acne), problemi familiari, autolesionismo, l’intimidazione, eccessivo uso di alcol e di droghe (come documenta QUESTA RICERCA): gli studiosi hanno scoperto che le cause all’origine del suicidio sono varie. Ma la ragione più significativa risiedeva nel 27% dei casi nello stress degli esami, dello studio o di altre pressioni legate alla scuola. SUICIDIO

IL RUOLO DI INTERNET E DEI SERVIZI SANITARI

I ricercatori hanno inoltre stabilito che, dei 145 suicidi segnalati in Inghilterra tra il 1 gennaio 2014 e il 30 aprile 2015 tra i minori di 20 anni, 79 sono stati commessi nella fascia di età 18-19 anni. Inoltre, il 70% di coloro che hanno avuto la forza di attuarlo, erano uomini. Un particolare macabro: lo studio ha anche rilevato che in un caso su quattro, il giovane aveva consultato Internet per informazioni sui metodi per uccidersi. Infine, quasi sei su dieci vittime avevano avuto contatti con i servizi sanitari o la giustizia sociale. Questi “due indici dovrebbero incoraggiare parenti e professionisti che lavorano con i giovani ad ascoltarli e a rimanere sintonizzati su di loro“, dicono gli esperti.

UN AIUTO DAI MANUALI PER SUPERARE LA DEPRESSIONE

In libreria è possibile trovare innumerevoli libri dedicati all’argomento per fornire un aiuto a chi versa in uno stato di profonda depressione e per orientare familiari ed amici verso quei segnali che spesso precedono un gesto così drammatico. Innanzitutto può essere utile sapere cosa prova chi ha tentato di uccidersi ma ce l’ha fatta a evitarlo: il titolo giusto è Il coraggio della felicità. Il suicidio nelle voci dei sopravvissuti. Un aiuto concreto è quello fornito da chi ha esperienza proprio nel mondo adolescenziale: Un grido nel silenzio. Il suicidio in adolescenza. L’esperienza del Crisis center de L’amico Charly OnlusInfine, per l’autore del libro La prevenzione del suicidio questa pratica “non è affatto un atto imprevedibile e ineludibile”. Spesso all’origine di questa scelta estrema c’è una bassa autostima: il volume Super-io: Come trasformare la causa della bassa autostima, depressione e dei cattivi rapporti con gli altri è un manuale per valorizzare il proprio carattere. Più specificatamente La depressione negli adolescenti insegna a riconoscerla e a come comportarsi per sostenere e aiutare i nostri figli.

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