Acqua minerale Santa Croce ritirata per sospetto inquinamento

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Attenzione all’acqua minerale Santa Croce nelle confezioni in bottiglie di vetro da un litro. Potrebbe appartenere al lotto del quale il Ministero della Salute ha disposto il ritiro per rischio igienico-sanitario di natura fisica.

Il provvedimento è datato 10 agosto 2018 ed è stato diffuso dal Ministero della Salute con il classico modello Osa. Riguarda tutto il lotto 8L060A10 con scadenza Marzo 2020 prodotto in confezioni di 12 bottiglie di vetro da un litro alla sorgente Fiuggino – Canistro in provincia de L’Aquila.

Il motivo del richiamo cautelativo dell’acqua oligominerale Santa Croce è di rischio fisico a causa della presenza nell’acqua di “particelle in sospensione da caratterizzare”.

L’avvertenza rivolta ai possessori delle bottiglie indicate è quella di “non consumare e restituire al punto vendita”.

Il ritiro dalla vendita riguarda alcuni lotti di acqua minerale Santa Croce in bottiglie da un litro in vetro

Questa è la nota diffusa dal Ministero della Salute.

La produzione dell’acqua Santa Croce, secondo quanto segnala l’azienda concessionaria, avviene dalla sorgente che sgorga dal 1273 a 800 metri di altezza sul colle Cotardo, un Parco Naturale tra le quinte incontaminate dei monti Simbruini, nel cuore dell’Appennino Centrale dell’Abruzzo. Anche questa acqua minerale, proveniente da una fonte del non distante massiccio del Gran Sasso, è stata recentemente ritirata dalla vendita per la presenza di sostanze chimiche pericolose per la salute umana.

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