Acciughe all’istamina ritirate dal mercato

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La Coop e altre catene di grande distribuzione hanno lanciato l’avviso di ritiro dal mercato di un lotto di confezioni di filetti di acciughe Orlando da 48 grammi prodotto dalla ditta Olagasasti di Genova. Da un’analisi ufficiale risulta un contenuto di istamina superiore ai limiti consentiti. Il lotto interessato dall’avviso è il numero 15-201 e riporta sulle confezioni la scadenza 31/01/2017.ACCIUGHE.ORLANDO

La direzione dell’azienda produttrice invita i consumatori a restituire il prodotto integro al punto vendita ove è stato acquistato. Per ogni informazione è comunque disponibile il numero di telefono 010.2512950. Questo è l’avviso diramato dalla Coop.

L’ISTAMINA E’ ALL’ORIGINE DELLA SINDROME SGOMBROIDE

L’istamina, derivante dall’istadina per contatto con l’aria, si produce nei tessuti del pesce per l’inappropriato trattamento del prodotto durante l’immagazzinamento o nella lavorazione, quando per l’innesco di processi di degradazione si producono quantità importanti di istamina, appunto.

Un eccesso di istamina determina la cosiddetta sindrome sgombroide che è il secondo tipo più frequente di intossicazione da prodotti ittici, seconda solo alla ciguatera. Spesso tuttavia non viene rilevata perché assomiglia e confusa con una generica allergia alimentare. La sindrome sgombroide viene riportata con la massima frequenza relativamente a specie ittiche a carne rossa, appartenenti alla famiglia degli sgombri (come il tonno, il tonno pinna gialla, il tonnetto striato detto anche bonito, lo sgombro, la lampuga), a quella delle Clupeidae (sardine, aringhe, cheppie) nelle acciughe, refrigerate o conservate in modo non adeguato dopo la pesca.

Quantità di 500 mg/kg di istamina o più possono essere il livello soglia oltre il quale la maggior parte delle persone manifesta una sintomatologia conclamata che consiste in arrossamento della pelle, cefalea pulsante, bruciore orale, crampi addominali, nausea, diarrea, palpitazioni, senso di malessere e raramente ipertermia (la febbre) o perdita della vista. I sintomi solitamente compaiono entro 10-30 minuti dall’ingestione del pesce e sono generalmente autolimitanti. Gli antistaminici (solitamente usati contro le forme di allergia) sono i farmaci elettivi per contrastare queste forme di intossicazione alimentare.

Non è insolito purtroppo il caso di pesce contaminato o pericoloso. Nei giorni scorsi Auchan ha disposto il ritiro di trance di pesce spada surgelato inquinato da mercurio. L’Eurospin ha ordinato il blocco della vendita di trance di verdesca.

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