Allerta dell’Aifa (l’agenzia italiana del farmaco) sul Betmiga (principio attivo mirabegron): in questo prodotto usato per la vescica iperattiva sono stati segnalati gravi casi di ipertensione e aumento della pressione arteriosa in pazienti sottoposti a trattamento con questo medicinale.
TRE MILIONI DI MALATI IN ITALIA
Il mirabegron è indicato per il trattamento sintomatico dell’urgenza, aumentata frequenza della minzione e/o incontinenza da urgenza che può verificarsi in pazienti adulti con sindrome della Vescica Iperattiva (overactive bladder – OAB). L’aumento della pressione arteriosa è un rischio noto legato all’uso di mirabegron ed è incluso nelle informazioni sul medicinale. Quella della Vescica Iperattiva è una sindrome che in Italia colpisce oltre tre milioni di persone: per questi malati correre al bagno nel bel mezzo di una riunione a lavoro o una festa (pollachiuria), o alzarsi continuamente di notte (nicturia) o avere paura di non riuscire a trovare in tempo una toilette, sono sensazioni quotidiane di profondo disagio. Spesso accompagnate da incontinenza. Condizioni queste, non dipendenti da patologie con manifestazioni simili come l’ipertrofia prostatica, il cancro della prostata o tumori della vescica. Il mirabegron è stato introdotto nella farmacopea europea e italiana a settembre del 2013 dopo una sperimentazione eseguita su circa 5mila pazienti.
Mirabegron (nome commerciale Betmiga) è ora controindicato nei pazienti affetti da ipertensione grave non controllata, intesa come Pressione Arteriosa Sistolica ≥180 mmHg e/o Pressione Arteriosa Diastolica ≥110 mmHg. E’ necessario misurare la pressione arteriosa prima di intraprendere il trattamento e monitorarla regolarmente durante il trattamento, specialmente nei pazienti affetti da ipertensione. Alla luce delle nuove raccomandazioni l’uso di Betmiga mirabegron è ora controindicato nei pazienti affetti da ipertensione grave non controllata.
In pazienti con vescica iperattiva sottoposti a trattamento con mirabegron sono stati segnalati gravi casi di ipertensione e aumento della pressione arteriosa. Inoltre, sono stati segnalati casi di crisi ipertensive ed eventi cerebrovascolari e cardiaci associati all’ipertensione aventi una chiara relazione temporale con l’uso di mirabegron.