L’Ema, l’ente europeo per la medicina, ha rivalutato i farmaci inalatori contenenti corticosteroidi per il trattamento della malattia polmonare cronica ostruttiva (BPCO) riguardo al rischio peraltro noto di polmonite (infezione dei polmoni) nei pazienti che li assumono.
L’ELENCO DEI FARMACI INTERESSATI
Come si ricorderà anche IN QUESTO ARTICOLO, l’Ema (e di conseguenza l’Aifa italiana) misero sotto analisi beclometasone (nomi commerciali Clenil, Clenil Jet, Clenilexx, Becotide, Prontinal), budesonide (Assieme, Assieme Mite, Sinestic turbohaler, Sinestic Mite, Symbicort, Symbicort Mite, Aircort, Pulmaxan, Spirocort) , flunisolide (Aerflu, Aerolid, Asmaflu, Assolid, Astian, Charlyn, Citiflux, Desaflu, Doricoflu, Eliosid, Euroflu, Fluminex, Flunigar, Flunisolide Angenerico, FluinsolideAurobindo, Flunisolide EG, Flunisolide Hexal, Flunisolide Mylan Generics, Flunitop, Forbest, Givair, Kaimil, Levonis, Lunibron, Nambrol, Nebulcort, Nebulgen, Nereflun, Nisolid, Plaudit, Pulmist, Saflineb, Turm, Ventoflu), fluticasone propionato (Flixotidediskus nebules,Fluspiraldiskus nebules) e fluticasone furoato (Relvar Ellipta, Revinty Ellipta, Abriff, Flutiformo), corticosteroidi autorizzati e commercializzati come formulazioni farmaceutiche per inalazione per l’utilizzo nella BPCO.
Ebbene, le conclusioni dopo l’esame da parte degli esperti, sono che “la rivalutazione non ha trovato prove conclusive di differenze in questo rischio tra i diversi medicinali“. In ogni caso viene “confermato il rischio di polmonite con l’uso di questi prodotti medicinali, che è noto da molti anni ed è comune (può interessare da 1 a 10 pazienti affetti da BPCO su 100 che utilizzano questi farmaci)” ma “complessivamente i benefici dei medicinali corticosteroidi per via inalatoria utilizzati nel trattamento della BPCO continuano a superarne i rischi e non ci sono cambiamenti nelle modalità nelle quali questi farmaci devono essere utilizzati“. QUESTO E’ IL DOCUMENTO ufficiale dell’Ema.
IL RUOLO DELL’AEROSOL
La funzione essenziale degli apparecchi per aerosol è quella di trasformare una soluzione di farmaci o una soluzione fisiologica in una “pioggia” finissima tale da poter raggiungere facilmente i polmoni. In commercio esistono tre tipologie principali di apparecchi per aerosol. Vediamone le caratteristiche Quelli A PISTONE o PNEUMATICI sono composti da un compressore e da un’ampolla: il flusso d’aria generato dal compressore genera all’interno dell’ampolla una depressione che risucchia piccole dosi di farmaco o soluzione fisiologica. Queste, colpite dal getto di aria vengono nebulizzate in finissime particelle. Più sono piccole le goccioline di aria e farmaco e meglio raggiungono le vie aeree inferiori, rendendo efficace la terapia. I modelli possono variare, dal più economico AEROSOL A PISTONE PIC ARTSANA AIRSPINNY al medio costo del Aerosol Clenny A Family CON AMPOLLA 2 modalità erogazione
al professionale AEROSOL PROFESSIONALE PER USO INTENSIVO CON DOCCIA NASALE MICROLIFE NEB10
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Negli aerosol a ULTRASUONI la nebulizzazione è garantita da un disco di ceramica attraversato da flussi di corrente elettrica: risultano più silenziosi rispetto a quelli pneumatici e soprattutto garantiscono una maggiore velocità di nebulizzazione della soluzione. Però sono più soggetti a danni e rotture rispetto a quelli pneumatici e possono alterare i principi attivi di alcuni farmaci. Infine i nuovi dispositivi a tecnologia MESH (una membrana metalliza perforata e un attuatore piezometrico) che hanno dimostrato in diverse condizioni, sia in adulti che in bambini, di produrre una quantità di aerosol maggiore rispetto ai nebulizzatori tradizionali con un’ottima compliance per mancanza di rumorosità e maggiore portatilità. Di questa tecnologia tra i più venduti figura il Beurer IH 50 Inalatore a Membrana Oscillante. Efficacia e maneggevolezza caratterizzano anche MACOM 217 Aero Wind Aerosol ad Ultrasuoni
. Il più economico è il AEROSOL BORELLA NB 500 A TECNOLOGIA MESH
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