Due giorni di dosaggi gratuiti degli ormoni tiroidei. E’ l’offerta che arriva per il 7 e 8 ottobre dai laboratori Marilab di Roma e provincia d’intesa con il gruppo farmaceutico Bracco. I disturbi alla tiroide, che colpiscono milioni di persone sul territorio nazionale, si manifestano in forme molto differenti tra loro e spesso necessitano di tempo per una diagnosi corretta. Per questi motivi sono nate iniziative di sensibilizzazione sull’argomento: il Gruppo Bracco rinnova l’iniziativa del test gratuito TSH attraverso il portale www.spaziotiroide.it.
DOVE E COME ESEGUIRE I TEST GRATUITI
Il 7 e 8 ottobre sarà possibile, per chi abita a Roma e località limitrofe, usufruire di un test gratuito per il controllo della funzionalità tiroidea attraverso il dosaggio dell’ormone TSH nel sangue. Per aderire è sufficiente presentare il coupon scaricato dal sito www.spaziotiroide.it in uno dei laboratori Marilabil il cui elenco troverete in questo link. Madrina dell’operazione è Federica Fontana. All’interno del sito spaziotiroide è possibile trovare informazioni, consigli sullo stile di vita corretto per prevenire i disturbi tiroidei e per preservare la migliore qualità di vita in caso di patologia e una nuovissima sezione “Nutrizione & Tiroide” con una proposta quindicinale di ricette elaborate da Cucchiaio D’Argento. Collegandosi al sito c’è anche la possibilità di confrontarsi in forma totalmente anonima con un team qualificato di medici specialisti che rispondono tempestivamente alle domande.
COME SI AMMALA LA TIROIDE
La tiroide è soggetta a uno stretto controllo ormonale, da parte dell’ipofisi, mediante l’ormone tireotropo (TSH): quando si abbassano i livelli di ormone tiroideo, il TSH induce la tiroide a liberarne maggior quantità. Quando invece l’ormone tiroideo in circolazione è troppo, l’ipofisi ‘mette a riposo’ la ghiandola tiroidea. La corretta funzione della ghiandola tiroidea è garantita da un adeguato apporto nutrizionale di iodio. Lo iodio, sotto forma di ioduro, viene assorbito dalla tiroide e combinato chimicamente con l’aminoacido tirosina per sintetizzare l’ormone tiroideo.
Ogni aumento di volume della ghiandola tiroidea si definisce gozzo. Il gozzo può presentarsi sia in caso di ipertiroidismo che di ipotiroidismo. Può essere costituito da una singola area della tiroide (nodulo o gozzo uninodulare), da più aree (gozzo multinodulare) o da un aumento diffuso di tutta la ghiandola. La funzione della ghiandola può essere normale (gozzo eutiroideo) o alterata (gozzo iperfunzionante o ipofunzionante). Lo sviluppo di noduli tiroidei è solitamente un fenomeno di natura benigna (solo lo 0,3 per cento dei noduli è una neoplasia maligna). In caso di noduli maligni, i carcinomi più comuni sono gli adenocarcinomi papillari o papillari-follicolari (misti) che rappresentano circa il 60 per cento dei tumori maligni della tiroide. La prognosi è eccezionalmente buona, con oltre il 90 per cento di probabilità di guarigione. Il cancro tiroideo è più diffuso tra le donne rispetto agli uomini, con un rapporto di 3,2:1 e la sua incidenza aumenta con l’età. Poco si sa della tiroidite di Hashimoto e delle altre malattie autoimmuni: in base ad analisi autoptiche colpisce dal 5 al 15 per cento della popolazione femminile e dall’1 al 5 per cento della popolazione maschile, aumentando di frequenza, in particolare nelle donne, col progredire dell’età. Un’altra forma di malattia al femminile è la tiroidite post-partum. Si presenta nel 5-9 per cento delle donne subito dopo aver partorito ed è di solito una condizione transitoria.
Nell’ultimo rapporto Airtum emerge che nel 2014 le diagnosi di cancro della tiroide sono state 116.485. Fortunatamente la mortalità è piuttosto bassa, tanto che chi si ammala di cancro alla tiroide può essere ritenuto mediamente guarito se sopravvive circa 5 anni dalla diagnosi: mediamente questi pazienti superano quel termine nel 76% dei casi.