C’è chi sostiene che con i videogiochi, si rilassa. Ma dipende da quale tipo di meccanismo video. I videogames violenti, infatti, sono spesso nel mirino della critica. Ciò nonostante, ai giocatori “seriali” piace molto questo genere di piattaforme. Gli scettici sostengono che i giocatori diventano più violenti applicandosi in quelle storie. Molti studi sono stati fatti senza aver dimostrato realmente queste conclusioni. L’ultimo in ordine di tempo, però, fornisce risposte concrete alle osservazioni critiche.
LA REAZIONE VALUTATA ATTRAVERSO LA VOCE
Si tratta della ricerca “Violent Video Games Increase Voice Stress: An Experimental Study”, condotta da Youssef Hasan del Dipartimento di Psicologia della Qatar University e di Laurent Bègue della Grenoble University. Esattamente 87 studenti hanno partecipato a questo studio. Per 20 minuti, i giovani sono stati immersi nell’universo virtuale del gioco violento. I ricercatori hanno analizzato l’effetto della luminosità di questi giochi sulla percezione visiva. Poi è stato chiesto di leggere un testo a voce alta sul genocidio curdo dell’Iraq sotto Saddam Hussein.
Le voci sono stati analizzati da sensori che raccolgono il numero di micro tremori nelle corde vocali di ciascun giocatore, che hanno dimostrato una condizione di stress. Rispetto a studenti che non avevano praticato i videogiochi violenti, gli 87 studenti che l’avevano fatto, invece, sono risultati molto più stressati in relazione alle analisi delle corde vocali.
I videogiochi violenti, dunque, rendono i giocatori più stressati. Non è questo, ovviamente, lo scopo di un hobby. Nel tempo libero, invece, bisognerebbe rilassarsi. I ricercatori hanno annunciato che proseguiranno ulteriormente lo studio per verificare gli effetti a lungo termine. Questo stress, si sospetta, può rivelarsi molto grave soprattutto sul sistema cardiovascolare.
LA LISTA DELL’ORRORE DA EVITARE
Per aiutare genitori ed educatori a evitare di regalare o a sconsigliare ai giovani giochi inadatti, ecco la classifica dell’orrore in console. Tra gli esperti al primo posto figura Gran Theft Auto V (GTA V), da tutti considerato il gioco più violento attualmente in commercio, nel quale si impersona un criminale che può drogarsi, andare a prostitute, dire parolacce, ammazzare, torturare, rapinare chiunque e in qualsiasi modo. Seconda piazza per Mortal Kombat dove, con personaggi fantastici, si partecipa a duelli al termine dei quali si può uccidere definitivamente l’avversario per guadagnare ulteriori bonus. Al terzo posto Manhunt, nel quale il protagonista per sopravvivere ad una “caccia all’uomo” si libera dei nemici soffocandoli con sacchetti di plastica, picchiandoli a sangue, decapitandoli o sparando. Appena giù dal podio The last of us remastered, con sparatorie, combattimenti corpo a corpo, nemici usati come scudi umani. Armi e giustizia personale incondizionata in Wolfenstein, con smembramento del nemico a colpi di ascia. Con Payday si è parte di una banda che pianifica assalti a gioiellerie e banche molto cruenti. Segue Call of duty, il classico gioco da guerra dove si spara a chiunque finisca nel proprio raggio d’azione. Hitman: Absolution, poi, colpisce per la crudeltà nei confronti di persone indifese, per la presenza di scene a sfondo sessuale e per l’uso di droga. Caratteristiche si ritrovano anche in Far Cry, che pone l’accento su illegalità e violenza senza limiti. Droga, frasi ingiuriose e violenza senza confine anche in Battlefield. Da segnalare in questa graduatoria dell’orrore anche videogames come Assassin’s creed Unity, Watch Dogs, Lucius, Bioshock, The Order: 1886, Counter Strike e Gears of war.