Visite gratuite, consulenze dietologiche e questionari il 10 e 11 ottobre in occasione dell’Obesity Day, giornata mondiale per contrastare il grave e diffuso fenomeno dell’obesità. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di orientare in modo corretto l’attenzione dei mass-media, dell’opinione pubblica e anche di chi opera in sanità, da una visione estetica ad una salutistica dell’Obesità. L’eccesso di peso dovuto a un’alimentazione ipercalorica e sbilanciata favorisce l’insorgenza di numerose patologie e aggrava quelle preesistenti, riducendo la durata della vita e peggiorandone la qualità.
IN ITALIA 4 SU 10 IN ECCESSO PONDERALE
L’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS stima che a livello globale circa 3,4 milioni di adulti muoiono all’anno per cause correlate all’eccesso ponderale (sovrappeso e obesità) e che il 44% dei casi di diabete, il 23% delle malattie ischemiche del cuore e tra il 7% e il 41% di alcune forme di cancro sono attribuibili all’eccesso di peso. Nell’indagine Passi condotta dalle autorità sanitarie in Italia, emerge che tra i 18-69enni, il 32% delle persone intervistate è in sovrappeso e l’10% è obeso. Complessivamente quindi più di quattro persone su dieci (42%) risulta in eccesso ponderale (sovrappeso/obesità). L’eccesso ponderale è più frequente negli uomini (51%) e cresce all’aumentare dell’età, raggiungendo un valore percentuale più alto nella fascia di età 50-69 anni (56%); è più diffuso fra le persone con molte difficoltà economiche (51%) e fra le persone con un basso livello di istruzione, per le quali si osserva il valore massimo (64%). La distribuzione dell’eccesso di peso disegna un chiaro gradiente Nord-Sud con una maggiore diffusione di sovrappeso e obesità nelle Regioni meridionali.
Le persone in sovrappeso o obese spesso non si percepiscono tali: quasi una persona su due in sovrappeso ritiene il proprio peso troppo alto e, tra gli obesi, addirittura una persona su dieci ritiene il proprio peso giusto. Generalmente le donne sono più consapevoli del problema, rispetto agli uomini. Anche se non sono molte le persone in eccesso ponderale che dichiarano di seguire una dieta dimagrante, l’essere correttamente consapevoli del proprio stato ponderale favorisce l’adesione alla dieta.
L’ALLARME SUI BAMBINI IN SOVRAPPESO
Un capitolo a parte merita l’analisi dell’obesità infantile. In Italia, nel 2014, i bambini in sovrappeso erano il 20,9% e i bambini obesi il 9,8% (compresi i bambini severamente obesi che da soli rappresentavano il 2,2%). E secondo gli ultimi dati pubblicati dall’iniziativa dell’Oms Europa “Childhood Obesity Surveillance Initiative” (Cosi) emerge che il nostro Paese è tra le nazioni a più alta prevalenza di sovrappeso e obesità nei bambini di 8 e 9 anni insieme a Grecia e Spagna, mentre i Paesi del Nord Europa presentano prevalenze più basse. Per questo il Ministero è impegnato nel programma sanitario “Okkio alla salute” per contrastare abitudini alimentari sbagliate e i fattori di rischio più svariati.
DOVE FARSI VISITARE E AVERE CONSULENZE GRATUITE
In occasione dell’Obesity Day 2015 l’ADI, Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica, ha allestito un fitto programma di incontri, visite specialistiche gratuite e manifestazioni per la sensibilizzazione rispetto al grave problema dell’obesità. Questo è il programma dettagliato. Specificatamente sarà possibile contattare e raggiungere uno dei 150 centri ADI distribuiti in Italia per incontrare il personale sanitario messosi a disposizione per erogare gratuitamente interventi di informazione/educazione. Questo il dettaglio della dislocazione dei Centri ADI nella Penisola. Infine, nella giornata dell’11 ottobre, in una decina di città si svolgerà la Passeggiata nei Parchi e/o nei centri storici in collaborazione con FIDAL – Federazione Italiana Atletica Leggera: sul posto saranno gratuitamente a disposizione degli utenti dietiste ADI e personale dedicato.