Mangiare insetti: l’Italia dice no a grilli, larve e cavallette

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Mangiare insetti, l’Italia dice no al loro impiego alimentare: grilli, larve e cavallette almeno per ora non entreranno nelle cucine nostrane.

Dopo l’attuazione del regolamento UE che dal 1° gennaio 2018 autorizza la commercializzazione ed il consumo di insetti anche in Europa, ovvero la pratica della entomofagia tipica dell’estremo oriente, il Ministero della Salute ha assunto la sua decisione, comunicata attraverso la circolare della Direzione Generale Igiene, Sicurezza Alimenti e NutrizioneInformativa in merito all’uso di insetti in campo alimentare con specifico riferimento all’applicabilità del Regolamento (UE) 2015/2283 sui novel food”.

Secondo quanto ribadisce il direttore generale Gaetana Ferri, tutti quegli alimenti “privi di una storia significativa di consumo alimentare”, e quindi mangiare insetti e i loro derivati, sono da ritenersi novel food e quindi soggetti a specifiche autorizzazioni. Riguardo all’articolo 35 del Regolamento (UE) 2015/2283 sulle “Misure transitorie”, alcuni Stati membri (Belgio, Olanda e Svizzera qui descritto) hanno ammesso a livello nazionale la commercializzazione di qualche specie di insetto in un regime di “tolleranza”. Quello stesso regolamento, però, prevede che per le specie in questione (grilli, cavallette e larve della farina) deve essere presentata una domanda di autorizzazione, al fine di definire le condizioni atte a garantirne la sicurezza d’uso per una libera circolazione sul mercato UE.

Poiché in Italia non è stata ammessa alcuna commercializzazione di insetti, il Ministero della Salute specifica che “la commercializzazione come alimento di un insetto o di un suo derivato potrà essere consentita solo quando sarà rilasciata a livello UE una specifica autorizzazione in applicazione del regolamento (UE) 2015/2283”. Insomma, per ora nella Penisola di mangiare insetti non se ne parla proprio. QUESTA è la circolare diffusa dal Ministero della Salute.

PER FARSI UNA CULTURA

L’entomofagia ovvero il mangiare insetti è una pratica che fa parte della nostra storia antropologica che è rimasta anche proprietà tra diversi popoli, soprattutto dell’estremo oriente. Gli insetti hanno rappresentato nel nostro passato – e possono esserlo anche nel futuro – una fonte di proteine a buon mercato, un cibo sano, nutrizionalmente completo e rispettoso dell’ambiente. Un modo di mangiare sostenibile, per dirla in breve. Può essere utile, pertanto, formarsi una cultura e per certi versi anche una coscienza consultando qualche libro. Si fa presto a dire insetto. Storia del cibo del futuro: sulle nostre tavole qualcosa di nuovo seppur antico scritto da Marco Ceriani costituisce un ottimo strumenti d’informazione e di conoscenza in questo specifico settore. Insetti in cucina – Elogio dell’entomofagia è un gustoso scritto che riprende un libercolo della fine dell’Ottocento pubblicato in Inghilterra. Infine A tavola con gli insetti di Giovanni Sogari e Paul Vantomme è una guida straordinaria per esplorare una realtà che riguarda circa due miliardi di persone ovvero nutrirsi di oltre 1900 specie commestibili tra cavallette, grilli, larve di coleottero, formiche, scarabei e falene.

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