Uno studio internazionale sul sonno e sull’apprendimento nei moscerini ha dimostrato che un buon riposo notturno potrebbe essere determinante per mantenere la nostra capacità di imparare e di ricordare, con implicazioni nel trattamento di patologie umane come il morbo di Alzheimer. Leonie Kirszenblat, titolare del dottorato presso lo statunitense Queensland Brain Institute sottolinea che la ricerca, pubblicata su Current Biology con il titolo “Sleep Restores Behavioral Plasticity to Drosophila Mutants”, ha scoperto che un aumento del sonno cura temporaneamente le mosche con difetti di apprendimento.
IL SONNO MIGLIORA LE FUNZIONI COGNITIVE MA NON SI SA PERCHE’
Diversi metodi genetici o farmacologici sono stati usati per indurre il sonno in linea, per dimostrare che era davvero il riposo che curava, piuttosto che qualsiasi farmaco specifico o le alterazioni genetiche. La ricerca, guidata dalla Washington University, ha coinvolto QBI e le università di Oxford e di Surrey. La signora Kirszenblat ha detto che lo studio ha rafforzato i benefici terapeutici del sonno, anche se le diverse funzioni e i meccanismi terapeutici sono rimasti misteriosi. “Un sacco di malattie umane comporta problemi di sonno. Per esempio, nei pazienti affetti da Alzheimer molti segnalano problemi di sonno ” ha riferito. “Ma negli esseri umani, è difficile determinare la causalità: è il dormire male a comportare disturbi cognitivi oppure questi disturbi causano un cattivo sonno?”. Lo studio ha utilizzato ceppi di mosche con gravi difetti di apprendimento o con problemi di memoria che si sviluppano man mano che invecchiano.
“Sono state indotte a dormire per due giorni e al risveglio hanno dimostrato capacità di apprendimento normale“, ha riassunto la signora Kirszenblat. “Per esempio, abbiamo testato le mosche con una mutazione in un gene chiamato presenilina, che è stato collegato a esordio precoce della malattia di Alzheimer, e abbiamo messo in linea a dormire attivando recettori GABA-A nel loro cervello – che anche gli esseri umani hanno”. Gli esseri umani e i moscerini condividono la maggior parte dei geni che sono importanti per la memoria, portando i ricercatori a concludere che il lavoro potrebbe portare a scoperte su come migliorare la memoria negli esseri umani. D’altra parte è stato dimostrato già in altri studi che l’insonnia influenza l’insorgenza di altre patologie, come per esempio l’ipertensione. O addirittura che lo scarso riposo notturno ha una relazione diretta con l’obesità.
“Il passo successivo è quello di capire il meccanismo reale che migliora la memoria dopo il sonno“, ha detto la signora Kirszenblat. “Se riuscissimo a capire come il sonno migliora la memoria nel cervello della mosca, forse questi meccanismi potrebbero essere ottimizzati per migliorare la memoria in esseri umani.” Intanto, c’è chi risponde ad una domanda legittima: ma quante ore è giusto dormire per avere un sonno ristoratore? L’analisi di ben trecento ricerche diverse dà una risposta in questo articolo.
A questo punto, considerata l’importanza di un buon riposo ristoratore, diventano preziosissimi i consigli degli specialisti sul come recuperare il riposo e di come ottimizzare il recupero anche in condizioni di “stravizi” notturni.
Intanto, a caccia di nuovi e più confornati riscontri, continuano gli studi sul rapporto tra sonno e memoria. Bruno van Swinderen, professore associato al QBI, ha evidenziato che i ceppi della mosca Drosophila sono facili da lavorare e da studiare. “Questo lavoro offre una reale opportunità finalmente di capire perché dormiamo, ciò che è buono e come funziona per mantenere un cervello sano” ha riferito. “In QBI abbiamo progettato nuovi esperimenti, per studiare meglio il sonno nei modelli della mosca, e questo è di fondamentale importanza per i risultati di questo studio internazionale”.
HAI GIA’ PROVATO QUESTI METODI?
L’insonnia è un fenomeno molto diffuso: più della metà delle persone ne ha sofferto almeno una volta nella vita, una su cinque ne è affetta in modo sistematico. Sul mercato sono presenti un’infinità di prodotti soprattutto erboristici per fronteggiare l’insonnia. L’Erbavoglio Morfeo Insonnia – 60 Capsule è un preparato che contiene principi vegetali come la Valeriana, il Luppolo, i Fiori d’Arancio, il Tiglio e la Passiflora con vitamine del gruppo B. Si propone senza effetti indesiderati, come per esempio riduzione dei riflessi e torpore, il composto 5-HTP, L-triptofano, L-taurina, camomilla, biotina, magnesio e estratti di frutta | Neuro Rest – Integratore naturale contro insonnia ed ansia | Evita sonniferi, sedativi e farmaci | Miscela sinergica testata senza effetti collaterali dovuti a troppo 5HTP | 100% soddisfatti o rimborsati (1 x Neuro Rest (fornitura di 30 giorni))
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per riprendere sonno. Infine, provate a leggere per addormentarvi. Ovviamente il consiglio riguarda libri in tema come per esempio la guida rapida ed efficace Come addormentarsi
(e dello stesso autore Vincere l’insonnia in 37 strategie
) oppure Come vincere l’insonnia. Il metodo naturale per dormire bene tutta la notte
scritto dal direttore del Centro del Sonno al Policlinico Gemelli di Roma.