Guida al bullismo, come riconoscerlo, come difendersi. Safer Internet day

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Bullismo e cyberbullismo: come si riconoscono, come ci si aiuta, quali danni possono fare, quali strumenti mettere in campo per snidare e affidare alla giustizia i responsabili. Sono i contenuti della “Guida al Bullo 2.@ Finas. Bullo 2.@ Istruzioni per l’uso. Vademecum per affrontare il bullismo a scuola” il cui aggiornamento verrà presentato dalla Regione Lazio in occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e del Safer Internet Day (QUI IL DETTAGLIO), giornata internazionale per la sicurezza in rete, di martedì 7 febbraio.

COSA E’ IL BULLISMO E QUANTO E’ DIFFUSO

Innanzitutto, cos’è il bullismo? Per lo psicologo Alessandro Filoni è il complesso di “azioni di sistematica prevaricazione e sopruso messe in atto da parte di un bambino/adolescente, definito “bullo” (o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro bambino/adolescente percepito come più debole, la vittima. Secondo le definizioni date dagli studiosi del fenomeno , uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto deliberatamente da uno o più compagni”. 

Secondo QUESTO RAPPORTO 2016 del Censis il 52,7% degli studenti di età compresa tra 11-17 anni, nel corso dell’anno ha subito comportamenti offensivi, non riguardosi o violenti da parte dei coetanei. La percentuale sale al 55,6% tra le femmine e al 53,3% tra i ragazzi più giovani (11-13 anni). Il 20% è bullizzato ed il 9% è vittima di bullismo con cadenza settimanale, quindi il fenomeno c’è , ed è presente ma effettivamente solo nel 10% dei casi risultano effettivi episodi di bullismo”.

FLAMING, CYBERSTALKING E SEXTING

E’ bene, soprattutto per i genitori, capire come si attuano le tecniche di cyberbullismo, attraverso il relativo lessico. Il flaming è un violento litigio on line con uso di linguaggio volgare. L’harassment o denigrazione è una molestia ripetuta, una sorta di gogna pubblica, di pettegolezzo crudele e offensivo che danneggia l’immagine della persona. Il cyberstalking arriva fino alle minacce fisiche e la vittima inizia ad avere una vera paura fisica e psicologica. Spesso si realizza attraverso l’outing estorto che è la registrazione fatta in un clima di fiducia di confidenze private pubblicate poi sui social network o sui blog o sui gruppi. In questo caso si aggiunge anche il tradimento della fiducia. Un caso tipico del bullismo digitale è il furto d’identità con il quale creare le situazioni più incredibili che colpiscono però sempre la vittima. Infine il “sexting”, che deriva dall’unione delle parole inglesi “sex” (sesso) e “texting” (pubblicare testo), che si produce con l’invio e/o la ricezione e/o la condivisione di testi, video o immagini sessualmente esplicite/inerenti la sessualità. Spesso sono realizzate con il telefonino, e vengono diffuse attraverso il telefonino stesso (e-mail, facebook, whatsapp) spesso tali immagini o video, anche se inviate ad una stretta cerchia di persone, si diffondono in modo incontrollabile.

PER I GENITORI

La guida aiuta i genitori a individuare i sintomi del bullismo sui propri figli e a farli uscire da quel tunnel.  I sintomi nel giovani vittime di bullismo sono più che evidenti. Trovano scuse per non andare a scuola o nel voler essere accompagnati. Fanno frequenti richieste di denaro (magari per l’estorsione da parte dei bulli). Sono molto tesi, piagnucolosi e tristi dopo la scuola. Possono presentare lividi, tagli, graffi o strappi negli indumenti. Raccontano di non avere nessun amico. Rifiutano di raccontare ciò che avviene a scuola

Perché non rimangano vittime di questo fenomeno bisogna:  Aumentare la loro autostima, Incoraggiarli a sviluppare le loro caratteristiche positive e le loro abilità, Stimolarli a stabilire relazioni con i coetanei e a non isolarsi, Saper esprimere la propria rabbia in modo costruttivo e con maturità, Comunicare in modo sincero, Essere capace di identificarsi con gli altri e capire le conseguenze dei propri comportamenti, Prendere esempio da ciò che si vede a casa. Ci sarebbero anche comportamenti che “favorirebbero” il bullismo, come indica QUESTO STUDIO condotto dall’Università di Montreal. Oppure lo stare troppo in Rete come avverte IN QUESTO ARTICOLO Telefono Azzurro.

Il Lazio è la prima istituzione, sia a livello regionale che nazionale, ad aver legiferato su questo delicato tema, approvando nel maggio scorso la legge ‘Disciplina degli interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo’ voluta fortemente da Michele Baldi, Capogruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio. “Per fornire un sostegno particolare alla tutela dell’integrità psico-fisica di bambini e adolescenti, alla diffusione della legalità e all’utilizzo consapevole degli strumenti informatici e della rete, specie a scuola – riassume Baldi – abbiamo istituito un fondo, con uno stanziamento di 750 mila euro per il triennio 2016/2018, a beneficio di comuni e municipi, istituzioni scolastiche, aziende sanitarie locali e associazioni, per iniziative culturali, sociali e sportive sui temi del rispetto della diversità”.

LA POLIZIA POSTALE CONTRO IL FENOMENO

L’attività che il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Lazio svolge quotidianamente attraverso un costante monitoraggio della rete va in parallelo con una importante azione di prevenzione, finalizzata a far acquisire le giuste competenze sia ai minori, che agli stessi genitori; azione che si concretizza negli incontri svolti presso gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, associazioni e convegni. Nel corso del 2016 il numero degli alunni incontrati, insieme a genitori ed insegnanti, nelle scuole del Lazio si è attestato a circa 13.000 unità. Sono state complessivamente indagate 35 persone, alcune delle quali arrestate, per reati collegati alla pedofilia online, eseguite 30 perquisizioni alla ricerca di materiale pedopornografico e sono stati monitorati oltre 15.000 spazi virtuali. Sono stati inoltre trattati 19 casi di stalking, svolta attività di indagine in relazione a 300 denunce per diffamazione on line e con riferimento a 200 casi minacce e molestie”.

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