Gli effetti positivi del digiuno: rinnova il sistema immunitario e riduce l’invecchiamento

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Un team di ricercatori dell’University of Southern California (USA) capeggiato da un italiano, sostiene di aver trovato il modo di spingere il corpo a rigenerarsi: un digiuno per 72 ore. Lo studio, svolto sotto la guida di Valter Longo, scienziato genovese direttore dell’Istituto di Longevità dell’università di Los Angeles, dimostra che digiunando per tre giorni si ricostituirebbe l’intero sistema immunitario, anche in persone anziane o gravemente malate. Un’abitudine che, come evidenzia QUESTO ARTICOLO, era diventata stile di vita per Umberto Veronesi. 

INDEBOLITO DALL’ASTINENZA DAL CIBO, IL CORPO SI RINNOVA

Anche se il digiuno è malvisto tra molti medici, effettivamente costringe il midollo osseo a produrre grandi quantità di globuli bianchi, cellule guida del sistema immunitario. Indebolito dal digiuno, il corpo non ha altra scelta che rinnovare la sua difesa. “E la buona notizia è che l’organismo si libera delle parti del sistema immunitario danneggiato o vecchio e inefficiente durante il digiuno” dichiara Longo.

Il digiuno aiuta l'organismo a difendersi meglio dalle malattie
Il digiuno aiuta l’organismo a difendersi meglio dalle malattie

Quindi, “se si inizia da un sistema fortemente danneggiato da chemioterapia o dall’invecchiamento, i cicli di digiuno possono aiutare a creare letteralmente un nuovo sistema immunitario». E’ appunto dallo studio delle reazioni ai tumori alla chemioterapia che è nata la ricerca “Fasting and less-toxic cancer drug may work as well as chemotherapy” parte di una collaborazione multinazionale condotta insieme ai laboratori di Alessio Nencioni dell’Università di Genova e di Lizzia Raffaghello dell’Istituto G. Gaslini.

“Quando si ha fame, il corpo cerca di risparmiare energia – spiega Longo – una delle cose che può fare per questo è di riciclare molte cellule sistema immunitario che non sono utili, in particolare quelle che sono danneggiate“. Il digiuno è quindi particolarmente indicato (sotto controllo medico) nei pazienti con tumore trattati con chemioterapia: le loro cellule immunitarie danneggiate da questo trattamento potrebbero essere sostituite da cellule più funzionali. Inoltre, il fatto di digiunare regolarmente riduce la presenza di un enzima chiamato PKA, legata all’ormone dell’invecchiamento, e limita la comparsa con la crescita dei tumori, secondo il gruppo di ricerca. Quindi, visto che “non ci sono prove che il digiuno è pericoloso, c’è una grande prova che è utile” conclude Valter Longo.DIGIUNO2

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